mercoledì 17 Settembre 2025
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Fiom Terni in sciopero: Neanche un grammo per la guerra a Gaza

La Fiom Cgil di Terni intensifica la propria protesta, proclamando otto ore di sciopero a sostegno della mobilitazione nazionale e umbra, un segnale forte di dissenso contro la violenza in atto a Gaza.
Questa decisione, che raddoppia la durata dello sciopero previsto a livello nazionale e regionale, riflette un’urgenza e una preoccupazione profonda per le implicazioni etiche e sociali del conflitto.
Il manifesto del sindacato dei metalmeccanici ternani lancia un messaggio inequivocabile: “Neanche un grammo del nostro acciaio per questa guerra genocida”.
La dichiarazione si pone in netta contrapposizione a interpretazioni distorte che suggerirebbero una riconversione produttiva verso settori militari nell’ambito dell’accordo di programma per Acciai Speciali Terni.
Tale accordo, ancora in fase di implementazione, dovrebbe, secondo il sindacato, concentrarsi su percorsi di sviluppo sostenibile e non su attività belliche.
La Fiom Cgil di Terni denuncia aspramente le strumentalizzazioni che tentano di manipolare l’opinione pubblica e di scaricare responsabilità sui lavoratori.
Il sindacato non solo condanna la violenza a Gaza, ma si pone come voce critica nei confronti di posizioni politiche locali, in particolare quella del sindaco e presidente della Provincia di Terni, Stefano Bandecchi.
Questa critica non è un atto isolato, ma esprime una più ampia riflessione sulla responsabilità delle istituzioni di fronte a conflitti globali e sulle scelte strategiche che ne derivano.
La mobilitazione è presentata non solo come una protesta contro la guerra, ma anche come una rivendicazione per un’industria al servizio del bene comune.
Il sindacato promuove una visione di sviluppo economico che antepone il benessere dei cittadini, la creazione di posti di lavoro di qualità, la transizione verso pratiche sostenibili e la promozione di una società più giusta e inclusiva.

Si invoca un modello industriale che contribuisca attivamente alla risoluzione di problemi sociali ed ambientali, anziché alimentare conflitti armati.
In definitiva, la Fiom Cgil di Terni esprime un impegno profondo per la pace e per un futuro in cui la tecnologia e l’innovazione siano orientate a costruire un mondo migliore per tutti.
La protesta si configura come un appello a un cambiamento radicale, un invito a ripensare il ruolo dell’industria e delle istituzioni di fronte alle sfide del XXI secolo.

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