lunedì 8 Settembre 2025
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Perugia

Foligno: Studenti responsabili dei cellulari, sfida all’attenzione digitale.

Nell’Istituto Tecnico-Economico Scarpellini di Foligno, una riflessione sulla centralità dell’attenzione e la riconquista di un ambiente di apprendimento più autentico ha portato all’adozione di una misura radicale: la delega agli studenti la responsabilità della custodia dei propri dispositivi mobili, seppur in uno stato di silenzio e separazione fisica dalla classe.
Questa decisione, anticipata dalla dirigente scolastica Federica Ferretti in vista dell’inizio dell’anno scolastico umbro, si inserisce in un contesto più ampio di direttive ministeriali e risponde alla crescente necessità di disarticolare il flusso costante di notifiche e distrazioni digitali che permeano l’esperienza formativa.

L’approccio scelto dall’istituto, che accoglie una comunità studentesca di circa 800 giovani, trascende una mera applicazione formale delle nuove normative.
La dirigente Ferretti ha infatti enfatizzato l’importanza di un’interpretazione e una condivisione sensibile del provvedimento, riconoscendo la sua potenziale impattante sulla psiche degli adolescenti.

Per questo, è stata attivata un’iniziativa di supporto psicologico, declinata in incontri di gruppo rivolti a tutte le classi, con l’obiettivo di favorire una comprensione profonda delle ragioni sottostanti la restrizione.

Si tratta di un esercizio di pedagogia relazionale, volto a promuovere l’adesione volontaria e consapevole piuttosto che l’obbedienza passiva.
La mancanza di risorse finanziarie sufficienti per l’installazione di armadietti dedicati ha condotto a questa soluzione alternativa, che si basa sulla fiducia e sulla responsabilità degli studenti.
Parallelamente, è stato distribuito un vademecum dettagliato, che esplicita le linee guida del regolamento, e le famiglie sono state coinvolte attraverso una comunicazione ufficiale, al fine di creare un fronte comune tra scuola e famiglia nella gestione di questa novità.

Il regolamento interno prevede un sistema di sanzioni progressive, che vanno dal richiamo verbale per la prima infrazione, all’annotazione disciplinare per le violazioni successive, per poi culminare in misure più severe, come la sospensione, in caso di comportamenti lesivi della dignità altrui, come la diffusione non autorizzata di immagini o video.
È fondamentale sottolineare che, in linea con le indicazioni ministeriali, l’utilizzo didattico dei dispositivi mobili rimane proibito.

Questo cambiamento, pur rappresentando una sfida per alcuni docenti, ha stimolato l’innovazione pedagogica, portando all’adozione di strumenti alternativi, come computer portatili e tablet, per sostenere le attività in classe e garantire la continuità dell’offerta formativa.
La scuola, in questo senso, si configura come un laboratorio di sperimentazione didattica, attenta a bilanciare le esigenze di controllo e le opportunità di apprendimento in un contesto digitale in continua evoluzione.

L’obiettivo ultimo è promuovere un apprendimento più profondo e significativo, liberando gli studenti dalla dipendenza digitale e favorendo lo sviluppo di competenze cruciali per il loro futuro.

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