lunedì 28 Luglio 2025
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Gaza: Cardinale Pizzaballa ai giovani, un appello alla speranza e alla pace.

La devastazione che emana da Gaza si estende ben oltre i confini fisici, intaccando profondamente il tessuto delle relazioni umane, lasciando cicatrici indelebili.
Il conflitto, con la sua spirale di violenza, non risparmia nulla: speranze, sogni, e soprattutto, la capacità di rapportarsi all’altro con fiducia e compassione.
Questo è il quadro drammatico dipinto dal Patriarca Latino di Gerusalemme, il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, rivolgendosi ai giovani pellegrini provenienti da tre continenti, riuniti ad Assisi durante il loro cammino verso Roma e l’incontro con il Pontefice.
In un contesto così doloroso, il Cardinale ha evidenziato un barlume di speranza: la resilienza di alcuni giovani, capaci ancora di trascendere l’orrore e offrire il proprio sacrificio per il prossimo.
Un atto di generosità che, per sua stessa ammissione, testimonia una forza interiore sorprendente e un’umanità che la guerra non riesce a spegnere completamente.

Rivolgendosi a questa nuova generazione, il Cardinale Pizzaballa ha espresso una profonda convinzione: su di loro ricadrà il peso cruciale di ridefinire il discorso globale, di forgiare una nuova narrazione capace di superare i vecchi schemi di conflitto e incomprensione.

La pace non è un dono che piomba dall’alto, ma il risultato di un paziente e faticoso lavoro di costruzione, un processo che richiede un linguaggio radicalmente nuovo.

Questo nuovo linguaggio deve fondarsi su pilastri inamovibili: l’uguaglianza intrinseca di tutti gli esseri umani, il rispetto incondizionato per ogni persona, la tutela della dignità individuale, al di là di ogni distinzione di origine, credo o appartenenza.

Il Cardinale ha espresso un senso di responsabilità nei confronti della sua generazione, riconoscendo i limiti e gli errori che hanno contribuito alla perpetuazione del conflitto in Terra Santa.
Con un appello carico di speranza, ha rivolto ai giovani pellegrini l’auspicio che, guidati dall’esempio di Gesù, possano farsi artefici di un futuro di pace e riconciliazione, un futuro in cui la compassione e la comprensione superino l’odio e la vendetta.
Il Patriarca ha quindi invocato la preghiera per i giovani di Terra Santa, affinché possano trovare la forza e la saggezza necessarie per affrontare le sfide del presente e costruire un domani più giusto e pacifico.
L’appello è un invito a un impegno attivo e consapevole, un’eredità di speranza che i giovani pellegrini sono chiamati a portare con sé nel loro cammino.

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