La provincia di Perugia celebra il centenario della nascita di Giuseppe Pannacci, figura cardine per la storia dell’Umbria e, in particolare, per Città di Castello, città che ha plasmato con visione e lungimiranza.
Un’eredità complessa e profondamente radicata, riconosciuta dal presidente della Provincia, Massimiliano Presciutti, testimonia l’impatto duraturo di un uomo che ha saputo interpretare il cambiamento sociale e politico del suo tempo.
La parabola politica di Pannacci si inserisce nel contesto tumultuoso del dopoguerra, segnato da profonde trasformazioni sociali e da una crescente consapevolezza dei diritti umani.
La sua militanza, inizialmente all’interno del Partito Comunista Italiano (PCI) e successivamente all’interno del Partito Democratico della Sinistra (PDS), lo vide impegnato attivamente nel dibattito pubblico, contribuendo a definire l’agenda politica dell’epoca.
Ricoprendo ruoli di rilievo nell’amministrazione provinciale, come consigliere con Ilvano Rasimelli e assessore alla Comunicazione istituzionale, Pannacci dimostrò fin da subito una sensibilità particolare verso le fasce più vulnerabili della popolazione.
Il suo contributo più significativo, tuttavia, risiede nell’ambito dei servizi psichiatrici.
Pannacci, presiedendo la commissione consiliare e ricoprendo poi la carica di assessore, ha promosso con coraggio un approccio rivoluzionario, abbandonando i modelli manicomiali a favore di percorsi di cura basati sull’inclusione e sulla riabilitazione.
Questo impegno profondo e costante ha rappresentato un tassello fondamentale nel processo di deistituzionalizzazione della psichiatria in Umbria, anticipando di fatto le direttive nazionali e contribuendo a ridefinire il concetto stesso di cura mentale.
La sua visione si tradusse in progetti concreti e innovativi, come le “scale mobili” che portano il suo nome, un’infrastruttura funzionale che, al di là del suo scopo primario, rappresenta un simbolo di collegamento tra spazi pubblici e una metafora del percorso di integrazione sociale.
La scelta di collegare il parco dedicato ad Alexander Langer, figura di riferimento per il pensiero ecologista e pacifista, a Piazza Gabriotti, cuore pulsante della vita cittadina, sottolinea la sua visione di una comunità inclusiva e aperta al cambiamento.
La scomparsa di Pannacci, nel 2015, ha lasciato un vuoto palpabile, ma la sua memoria continua a vivere attraverso le istituzioni che lui stesso ha contribuito a plasmare.
In collaborazione con il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, la Provincia di Perugia si impegna a custodire e a promuovere la sua eredità, organizzando un evento commemorativo ad inizio ottobre.
Questo gesto non è solo un omaggio a un uomo di valore, ma anche un’occasione per riflettere sui principi che hanno guidato la sua vita e per trarre ispirazione per affrontare le sfide del presente, perseguendo un futuro di giustizia sociale e di progresso civile.
L’iniziativa vuole inoltre sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di un approccio umanistico e inclusivo nella gestione dei servizi pubblici e nella costruzione di una società più equa e solidale.