Il sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, ha formalmente sollevato con la Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, una questione cruciale che erode la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario regionale: le inaccettabili liste d’attesa.
La missiva, lungi dall’essere un semplice atto formale, si configura come un appello urgente a una revisione profonda e a un’azione coordinata, supportata dalle innovazioni legislative introdotte dal Dpcm del 25 giugno 2025.
Tale decreto, infatti, introduce strumenti potenzialmente rivoluzionari come la Piattaforma Nazionale Liste d’Attesa (Pnla) e la possibilità di implementare piani di intervento correttivo entro tempi definiti, aprendo la strada a un’organizzazione più efficiente e reattiva.
La richiesta specifica di Fiorucci non si limita a sollecitare l’applicazione di queste novità, ma ne esige una concreta materializzazione.
In particolare, il sindaco chiede l’istituzione di un “cruscotto” informativo mensile, capace di rendere pubblici i tempi medi di attesa per ciascuna prestazione e per ogni struttura sanitaria.
Questa trasparenza, unita alla pubblicazione periodica dei dati raccolti attraverso la Pnla, con disaggregazione per struttura, dovrebbe consentire ai cittadini di comprendere appieno lo stato del servizio e di esercitare un controllo più efficace.
Oltre alla trasparenza, il sindaco sottolinea la necessità di un’azione proattiva per ridurre i tempi di attesa.
Fiorucci propone l’attivazione di fasce orarie aggiuntive, inclusi turni serali e festivi, un intervento che potrebbe alleviare significativamente il carico sulle strutture e migliorare l’accessibilità alle cure.
Tuttavia, l’intento primario di Fiorucci non è quello di addebitare responsabilità, ma di instaurare un vero e proprio partenariato istituzionale tra il Comune di Gubbio, l’Unità Sanitaria Locale (Usl) e la Regione.
Si tratta di costruire un percorso condiviso, basato sulla responsabilità collettiva e sulla trasparenza, per garantire ai cittadini un servizio sanitario efficiente e affidabile.
La lotta alle liste d’attesa, infatti, non è un problema isolato, ma un sintomo di una gestione complessa che richiede un approccio multidisciplinare e una visione strategica.
Per facilitare questo processo collaborativo, il sindaco propone la creazione di un tavolo operativo permanente, coinvolgendo Regione, Usl e Comuni.
Questo organismo dovrebbe monitorare costantemente i progressi, valutare le eventuali criticità e individuare tempestivamente le azioni correttive necessarie, evitando così l’adozione di misure emergenziali, spesso costose e inefficaci nel lungo periodo.
Il Comune di Gubbio si impegna a seguire da vicino l’attuazione delle misure previste e a rendere conto periodicamente alla comunità sugli sviluppi, sottolineando che la tutela del diritto alla salute rimane una priorità assoluta.
L’iniziativa mira a trasformare un problema percepito come ineluttabile in un’opportunità di miglioramento continuo e di rafforzamento del sistema sanitario regionale.