L’esperienza dell’incontro con il Papa, nel contesto della giornata dedicata alla lotta contro l’abuso di sostanze stupefacenti, si è rivelata un momento di profonda risonanza emotiva e simbolica per l’intera comunità della Comunità Incontro Ets di Amelia, e per le famiglie che ne fanno parte. Quest’opportunità ha rappresentato una conferma tangibile del valore del percorso di recupero intrapreso dai ragazzi, un atto di riconoscimento per gli operatori multidisciplinari che, con dedizione e competenza, li accompagnano quotidianamente, e una significativa testimonianza per l’eredità spirituale lasciata da don Pierino Gelmini, fondatore dell’istituzione.La partecipazione di una delegazione composta da oltre 400 persone, un’ampia rappresentanza del direttivo, degli operatori, dei ragazzi coinvolti nel percorso di recupero e dei loro familiari, testimonia la portata e l’importanza attribuita a questo evento. Ricorda, in modo suggestivo, la storica mobilitazione del Giubileo del 2000, quando Papa Giovanni Paolo II accolse don Pierino Gelmini, ufficializzando il modello terapeutico peculiare della Comunità, un approccio innovativo che integra i principi dell’ergoterapia – focalizzata sul recupero funzionale e sull’integrazione sociale – con la cristoterapia, un percorso spirituale che ricerca la guarigione attraverso la fede e la preghiera.L’udienza, celebrata nel Cortile di San Damaso, ha visto la Comunità Incontro rappresentata da un giovane in percorso di recupero, il quale ha avuto l’onore di condividere la propria testimonianza personale, un racconto di fragilità, speranza e rinascita, destinato a ispirare e confortare non solo il Papa, ma l’intera assemblea di operatori e rappresentanti di realtà terapeutiche italiane. Il dono, un rosario sacro e una croce in bronzo, accuratamente personalizzati con lo stemma della Comunità – con i suoi tre gabbiani che simboleggiano il volo verso la libertà – ha rappresentato un gesto di profonda gratitudine e un auspicio di guida e protezione.L’incontro si è inserito in un contesto più ampio, quello di una riflessione condivisa sulla complessità del fenomeno delle dipendenze e delle droghe, un problema sociale di portata globale che richiede un impegno congiunto da parte di istituzioni, operatori sanitari, famiglie e comunità intere. Il messaggio del Papa ha offerto spunti di riflessione e sollecitazioni all’azione, rafforzando la consapevolezza della necessità di promuovere la prevenzione, il trattamento e l’integrazione sociale delle persone coinvolte, ricordando il valore fondamentale della dignità umana e della speranza come motore di cambiamento. La presenza della Comunità Incontro Ets ha contribuito a dare voce a un approccio terapeutico innovativo e profondamente umano, basato sull’accoglienza, l’ascolto e la condivisione, un esempio di come la fede e la scienza possano convergere per offrire una speranza concreta a chi si trova ad affrontare le sfide della dipendenza.
Incontro col Papa: un raggio di speranza contro le dipendenze
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