Il fronte leghista umbro intensifica la mobilitazione territoriale, programando un’azione capillare nelle piazze regionali il 22 e il 23 novembre.
L’iniziativa, guidata dal segretario regionale Riccardo Augusto Marchetti, si configura come un’ulteriore tappa di una campagna più ampia, avviata in primavera, volta a contrastare le scelte fiscali dell’amministrazione regionale Proietti, percepite come un grave affaticamento per il tessuto economico e sociale umbro.
L’azione non si limita alla mera raccolta firme; si presenta come una piattaforma di ascolto diretto, un tentativo di intercettare le istanze di una popolazione sentita sempre più gravata da oneri fiscali e dal persistente aumento del costo della vita.
La determinazione della Lega emerge con chiarezza: si tratta di un impegno a difendere i cittadini umbri da una politica regionale accusata di privilegiare la facile imposizione fiscale a fronte di una presunta incapacità gestionale.
Le critiche si concentrano su un aumento della pressione fiscale quantificato in 184 milioni di euro, previsto a partire dal 2026, un fardello che, secondo la Lega, ricadrà in maniera sproporzionata su famiglie, lavoratori autonomi e imprese, elementi cruciali per la vitalità dell’economia regionale.
La denuncia è esplicita: si contesta un approccio arrogante e miope, che sacrifica il benessere dei cittadini sull’altare di una politica di facile rendita fiscale.
La Lega sottolinea, inoltre, una disconnessione tra le politiche regionali e le azioni del governo nazionale.
Mentre il governo, attraverso il Ministro Giorgetti, persegue l’obiettivo di una riduzione del carico fiscale con misure come l’abbassamento dell’Irpef, la giunta Proietti, a detta della Lega, conferma un orientamento contrario, penalizzando chi lavora e produce.
L’iniziativa si inserisce in una strategia di contrasto più ampia, che mira a costruire un’alternativa politica capace di rappresentare gli interessi dei cittadini umbri, stanchi di una sinistra accusata di aver esaurito la propria capacità di innovazione e di proposta.
L’obiettivo è quello di amplificare le voci di chi, silenziosamente, subisce le conseguenze di scelte politiche ritenute insostenibili, offrendo un canale di espressione e di partecipazione attiva.
Il messaggio è chiaro: la Lega si propone come baluardo contro una politica percepita come distante dai bisogni reali della comunità umbra, reiterando il proprio impegno a rappresentare gli interessi di chi si sente penalizzato da un sistema ritenuto ingiusto e inefficiente.
La mobilitazione territoriale non è solo un atto politico, ma un appello diretto alla responsabilità di chi governa e un invito alla partecipazione attiva dei cittadini.






