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venerdì 7 Novembre 2025

Liste d’attesa Umbria: Sospetti e Silenzi Minano la Sanità Pubblica

La crescente opacità nella gestione delle liste d’attesa sanitarie in Umbria solleva interrogativi urgenti sulla credibilità e l’impegno della giunta regionale guidata da Stefania Proietti.
Un’ombra di sospetto si allunga sui dati relativi alle prestazioni sanitarie in sospeso, dati che, a quanto pare, la presidente si sta intenzionalmente sottraendo all’attenzione pubblica, rifiutando formalmente richieste di accesso agli atti presentate da un fronte ampio di consiglieri regionali di opposizione.
Il silenzio, in questo caso, è assordante e denso di implicazioni.
L’assenza di trasparenza non è un mero inconveniente amministrativo, ma un ostacolo alla partecipazione democratica e un potenziale danno per la salute dei cittadini umbri.

La sanità pubblica, per sua natura, richiede una rendicontazione continua e accessibile, poiché le decisioni prese e le risorse allocate impattano direttamente sul benessere della comunità.

Le promesse di una rivoluzione nella gestione delle liste d’attesa, fatte in campagna elettorale con enfasi e veemenza, rischiano di trasformarsi in un boomerang che colpisce la stessa amministrazione.

La promessa di azzerare le liste in un lasso di tempo così breve, seppur retorica, ha creato un’aspettativa che oggi si scontra con la realtà di un sistema sanitario in affanno.
I numeri parlano chiaro.
La rilevazione di giugno 2025 aveva già evidenziato una situazione critica, con ben 88.000 prestazioni in attesa, un dato che ha subito un’impennata rispetto ai 44.000 registrati nel settembre precedente.

L’attuale opacità alimenta il sospetto che la situazione attuale possa essere ancora più preoccupante.
La mancanza di una risposta alle richieste di accesso agli atti, protrattasi per oltre un mese e mezzo nonostante ripetuti solleciti, non può essere interpretata come una semplice dimenticanza burocratica.
Si tratta di una scelta consapevole di celare informazioni potenzialmente scomode, un comportamento inaccettabile per chi ricopre ruoli di responsabilità nella pubblica amministrazione.

La trasparenza non è un optional, ma un diritto fondamentale.
Richiede un impegno costante da parte di chi governa, una volontà di rendere conto delle proprie azioni e decisioni.
L’opacità, al contrario, genera sfiducia, alimenta il sospetto e mina la credibilità dell’intera amministrazione.

È imperativo che la giunta regionale Umbria, e in particolare la presidente Proietti, assumano le proprie responsabilità e forniscano immediatamente i dati richiesti.
La salute dei cittadini umbri non può essere un segreto di stato, ma un bene comune da tutelare con trasparenza e impegno.
La comunità merita risposte chiare e oneste, non silenzi e ombre.

Il dibattito pubblico, arricchito da dati oggettivi, è l’unico strumento per affrontare con efficacia le sfide che attendono il sistema sanitario regionale.

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