lunedì 28 Luglio 2025
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Mafie: Gratteri lancia l’allarme, Perugia riparte

L’intervento del procuratore Nicola Gratteri a Perugia, focalizzato sulla persistenza e mutazione delle organizzazioni criminali, ha acceso un monito urgente, ripreso con forza dalla sindaca Vittoria Ferdinandi.

La sua presenza non è stata un mero evento, ma un’occasione per disarticolare una narrazione edulcorata, una tendenza a relegare le mafie a reliquie del passato.
Gratteri, nel suo recente lavoro, ha dipinto un quadro allarmante: le mafie contemporanee hanno affinato le proprie strategie, abbandonando la spettacolarità della violenza a favore di un’infiltrazione silenziosa e pervasiva.
Il loro potere non si manifesta più con gesti eclatanti, ma con acquisizioni strategiche, corruzione sistemica e manipolazione del consenso.

Non si tratta solo di denaro, ma di controllo capillare di settori chiave dell’economia, della politica e dell’amministrazione pubblica.
Questa evoluzione impone una radicale revisione del nostro approccio.
Non possiamo più contrastare le mafie con strumenti e mentalità obsolete.
È necessario abbandonare la visione stereotipata che le riduce a fenomeni marginali, riconoscerne la capacità di adattamento e la profonda capacità di radicamento nel tessuto sociale.

L’infiltrazione mafiosa prospera nell’ombra delle debolezze istituzionali, si nutre di carenze educative, si annida nella corruzione latente e sfrutta la disattenzione politica.

In risposta a questa sfida, il Comune di Perugia ha riaffermato il proprio impegno con la riattivazione, approvata all’unanimità, della Commissione d’inchiesta ed approfondimento del fenomeno delle infiltrazioni mafiose.
Questa non sarà un organismo puramente formale, ma uno strumento operativo, dinamico e proattivo, volto a vigilare costantemente, a prevenire l’insorgere di nuove infiltrazioni e, soprattutto, a costruire una cultura della legalità diffusa e radicata nella comunità.
L’ambizione di Perugia è quella di diventare un presidio attivo di democrazia e trasparenza, un esempio di come le istituzioni possano e debbano tornare credibili, in grado di proteggere i cittadini e di garantire un futuro di legalità.
Questo richiede un impegno costante, una vigilanza attenta e una forte determinazione a combattere la corruzione in ogni sua forma.

La lotta alla mafia non si vince solo con la repressione, ma soprattutto con un buon governo, con la promozione della trasparenza, con l’educazione alla legalità e con la partecipazione attiva dei cittadini.

È un patto che Perugia si rinnova, un impegno a non tollerare ambiguità e a difendere i valori della legalità con fermezza e coerenza.

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