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venerdì 21 Novembre 2025

Montefalco al fresco del Papa: un’Umbria di fede e speranza

L’aria di Montefalco, incastonata nel cuore verde dell’Umbria, si è tinta di spiritualità e di un’attesa vibrante con l’arrivo del Papa Leone XIV.

Un eliporto improvvisato, un’oasi di pace tra le colline, ha accolto il Pontefice, che ha scelto questo borgo storico per un momento di profonda riflessione e vicinanza alla comunità monastica.
L’accoglienza formale, riservata al Sommo Pontefice, è stata affidata al Sindaco Alfredo Gentili e al Vicesindaco Daniele Morici, i volti rappresentativi di una città intera prostrata in un gesto di rispetto e di devozione.
Il loro compito era quello di presentare a Leone XIV l’essenza di Montefalco: un luogo ricco di storia, di arte e di fede, custode di tradizioni secolari.

Il corteo papale, scortato da un silenzioso seguito di autorità ecclesiastiche e civili, ha poi raggiunto il monastero delle monache agostiniane, un’oasi di quiete e di preghiera immersa nel verde.

La struttura, testimone di una fede radicata nel tempo, ha accolto il Papa in un abbraccio di serenità e di attesa.

Il momento più toccante è stato l’incontro con i bambini e le bambine delle scuole locali, un’orda di volti sorridenti e pieni di speranza.
Il Papa, con un gesto semplice ma denso di significato, ha benedetto i giovani, incrociando i loro sguardi con uno sguardo che racchiudeva un messaggio di pace e di fiducia nel futuro.
Un cenno della mano, un sorriso, un attimo sospeso nel tempo che resterà impresso nella memoria di quei piccoli cuori umbri.
L’incontro con le monache agostiniane, custodi di un patrimonio spirituale inestimabile, si è preannunciato come un momento di profonda condivisione e di reciproco arricchimento.

Dopo la celebrazione della Messa, un pranzo conviviale si è offerto come ulteriore opportunità di dialogo e di scambio, un’occasione per conoscere da vicino la vita monastica e per rafforzare il legame tra il Pontefice e la comunità religiosa.

La visita papale a Montefalco, pur di breve durata, ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di tutti, un’esperienza di fede e di incontro che ha rinnovato la speranza e l’impegno per un mondo più giusto e più umano.
Il ritorno in Vaticano del Papa Leone XIV ha lasciato la città avvolta in un’atmosfera di pace e di gratitudine, portando con sé il ricordo di un momento straordinario che ha unito una comunità intera nella preghiera e nella devozione.

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