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mercoledì 12 Novembre 2025

Montone: Approvato Ordine del Giorno per lo Stato di Palestina.

Il Consiglio comunale di Montone ha formalizzato un atto di profonda valenza politica e morale, approvando un ordine del giorno che esprime un netto riconoscimento dello Stato di Palestina e condanna il dilagare della violenza e delle sofferenze nel corso del conflitto in corso a Gaza.
L’iniziativa, che riflette un’attenta riflessione promossa dal Coordinamento per la Pace dell’Alto Tevere, di cui il Comune è parte attiva, si configura come un appello urgente a ripensare le strategie diplomatiche e le azioni concrete per garantire al popolo palestinese il diritto all’autodeterminazione e una vita dignitosa.

La deliberazione comunale trascende la mera dimensione simbolica, aspirando a sollecitare un cambio di passo a livello nazionale e internazionale.

Il documento sollecita il governo italiano ad assumere una posizione chiara e coesa, articolata in quattro punti fondamentali: il riconoscimento formale dello Stato di Palestina, una misura che legittimerebbe politicamente le aspirazioni del popolo palestinese; la sospensione immediata di qualsiasi esportazione di armamenti verso Israele, gesto volto a limitare il flusso di risorse che alimentano il conflitto; il sostegno incondizionato a indagini internazionali indipendenti, finalizzate a documentare e perseguire i crimini di guerra commessi, promuovendo così la responsabilità e la giustizia; e, infine, l’impegno attivo nella promozione di un cessate il fuoco duraturo e incondizionato, un prerequisito imprescindibile per porre fine alla spirale di violenza e aprire la strada a un processo di pace sostenibile.
Nel presentare l’ordine del giorno, il sindaco Mirco Rinaldi ha espresso un profondo senso di responsabilità e urgenza.
Ha denunciato l’inaccettabilità di una situazione in cui l’orrore si normalizza, l’impunità regna sovrana e la distruzione sistematica di un intero popolo viene relegata a un “effetto collaterale”.
Ha sottolineato come il conflitto, inizialmente presentato come un semplice scontro armato, si sia rapidamente trasformato in una punizione collettiva, una catastrofe umanitaria di proporzioni inaudite, e, secondo numerose voci autorevoli a livello internazionale, in un vero e proprio genocidio.
Rinaldi ha rimarcato l’importanza che le istituzioni, le comunità e i singoli individui si facciano portavoce di una voce di dissenso e di speranza di fronte a una tragedia di tale portata.

Pur riconoscendo le dimensioni ridotte del Comune di Montone, ha sottolineato come anche le amministrazioni locali abbiano il dovere morale di agire, di farsi sentire in un momento storico così delicato e cruciale.

La deliberazione non è un gesto fine a se stesso, ma un atto politico e morale concreto, un modo per affermare la propria posizione e la propria solidarietà, rifiutando di voltare lo sguardo su una realtà di sofferenza.

Il sindaco ha concluso ribadendo che la pace non nasce dal silenzio o dall’indifferenza, ma dalla verità, dal coraggio di denunciare le ingiustizie e dalla ricerca incessante della giustizia.

Un impegno che, per quanto piccolo possa sembrare, contribuisce a costruire un futuro di dignità e speranza per tutti.
La deliberazione si configura, in definitiva, come un atto di fede nella possibilità di un mondo più giusto e pacifico.

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