martedì 14 Ottobre 2025
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Ospedale di Terni: Bandecchi minaccia le dimissioni, una provocazione politica

La questione dell’ospedale di Terni si configura come un nodo cruciale, un punto di contesa che rischia di compromettere la stabilità dell’amministrazione comunale guidata da Stefano Bandecchi.

L’offerta di dimissioni, avanzata dal sindaco, non rappresenta una semplice resa, bensì un atto di coraggio, una provocazione volta a scuotere le istituzioni regionali e a innescare un processo decisionale più rapido e determinato.

La condizione posta è chiara: una delibera regionale vincolante, che definisca tempi certi e modalità precise per la realizzazione della nuova struttura sanitaria, con la promessa di consegnare le chiavi ai cittadini entro un orizzonte temporale di cinque anni.

Bandecchi non esita a definire la realizzazione dell’ospedale non come un’utopia, ma come un obiettivo realizzabile, sottolineando l’assenza di ostacoli insormontabili.
L’individuazione del sito, fissata per il 15 dicembre, e l’avvio dei lavori entro luglio 2026, delineano un cronoprogramma ambizioso, ma non irraggiungibile se vi è la volontà politica di perseguirlo.
L’episodio del Consiglio comunale aperto, svoltosi presso la Bct, evidenzia una frattura più profonda, che trascende la mera questione ospedaliera.
La polemica di Bandecchi, rivolta alle forze politiche regionali, non si limita a criticare l’assenza di una visione chiara e di decisioni concrete, ma esprime anche un profondo disappunto per le reazioni che ha suscitato la sua dichiarazione di solidarietà verso Israele.

Questo aspetto rivela come la sua figura, a suo dire, sia diventata un elemento di disturbo per l’equilibrio politico regionale, spingendolo a considerare un passo indietro, con la prospettiva di una successiva ricandidatura.
La sua decisione, se attuata, non sarebbe dettata da interessi personali, ma da un profondo senso di responsabilità nei confronti della città e dei suoi abitanti.
La sfida lanciata alle forze politiche regionali, assenti all’appuntamento con il Consiglio comunale richiesto dalle opposizioni, sottolinea la sua volontà di stimolare un dibattito costruttivo e di sollecitare un’azione decisa.

La questione dell’ospedale si intreccia quindi con dinamiche politiche più ampie, mettendo in luce la necessità di superare divisioni ideologiche e di privilegiare l’interesse generale.
La realizzazione della nuova struttura sanitaria non rappresenta solo un investimento in infrastrutture, ma anche un atto di civiltà, un segno tangibile dell’attenzione che le istituzioni riservano alla salute e al benessere dei cittadini.

La priorità, secondo Bandecchi, è garantire a Terni un ospedale moderno ed efficiente, in grado di fornire servizi sanitari di alta qualità, elementi imprescindibili per la vitalità e lo sviluppo del territorio.

La struttura di Narni-Amelia, a suo dire, perde di significato senza un punto di riferimento centrale e robusto come quello che Terni merita.

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