Il fervore spirituale che anima Assisi si rinnova con la promessa di un ritorno.
Papa Leone, in un gesto carico di significato durante il saluto ai frati della Porziuncola, ha annunciato la sua presenza nella città serafica nel 2026, in occasione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco.
La notizia, filtrata da Fra Luca Di Pasquale, testimone diretto dell’incontro nella basilica di Santa Maria degli Angeli, ha generato un’ondata di emozione tra i presenti.
L’episodio trascende la semplice conferma di una visita papale.
Il gesto di accogliere personalmente ogni frate, la cura e l’attenzione rivolte a ciascuno, rivelano un profondo legame del Pontefice con la comunità francescana e un’intima comprensione del significato spirituale che Assisi rappresenta.
La scelta di manifestare questo ritorno proprio durante il saluto alla Porziuncola, luogo simbolo del percorso spirituale di San Francesco, sottolinea ulteriormente l’importanza dell’evento.
Papa Leone ha condiviso con i frati un aneddoto personale, svelando come Assisi, nel corso del tempo, fosse per lui un rifugio, un luogo dove ritrovare pace interiore e contemplazione.
Questa rivelazione getta luce sul significato più intimo del suo legame con la città e con la figura di Francesco, non solo come pontefice, ma come anima in cerca di serenità.
La scelta di apparire vestito di bianco, colore simbolico di purezza e di rinascita, rafforza il messaggio di speranza e di rinnovamento che accompagna la sua promessa di ritorno.
L’attesa del 2026, e dell’ottavo centenario, si tinge ora di una nuova luce.
Non sarà solo una celebrazione storica, ma un momento di profonda riflessione spirituale, un’opportunità per il Papa di rinsaldare il legame con Assisi e con i valori che essa incarna: la povertà, la semplicità, l’amore per la creazione e il servizio al prossimo.
L’evento si prospetta come un’occasione privilegiata per l’intera Chiesa Cattolica e per il mondo, per riappropriarsi del messaggio francescano e per rinnovare l’impegno verso un mondo più giusto e fraterno.
La promessa di Papa Leone è più di un annuncio; è una chiamata alla conversione e alla ricerca del divino, un invito a seguire le orme di San Francesco.






