sabato 2 Agosto 2025
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Perugia

Perugia a Bologna: omaggio alle vittime della strage del ’80

La comunità perugina, guidata dal Presidente Massimiliano Presciutti e con il gonfalone provinciale come simbolo di rappresentanza, ha partecipato alle commemorazioni a Bologna in memoria della strage del 2 agosto 1980, un evento che ha segnato profondamente la storia d’Italia.

Il riconoscimento definitivo della colpevolezza dei responsabili, dopo decenni di battaglie legali e incertezze, rappresenta una tappa fondamentale per la giustizia e per la memoria collettiva.
La strage, che causò l’uccisione di ottantacinque persone e provocò gravissime lesioni a duecento feriti, si configura come il più cruento atto di violenza nella storia repubblicana.

Ogni anno, il 2 agosto, il Paese si raccoglie per onorare le vittime, un rituale imprescindibile per preservare la memoria e ribadire i principi democratici che sono stati calpestati da quell’attentato.

L’importanza della partecipazione istituzionale, come sottolinea il Presidente Presciutti, non è solo un dovere civico, ma un atto di impegno verso i valori fondativi della Costituzione italiana, nati dalla Resistenza contro i regimi autoritari e il fascismo.
L’esperienza del corteo commemorativo, descritta dal Presidente come profondamente emozionante, ha visto la comunità perugina unirsi al cordoglio dei familiari delle vittime, in un abbraccio silenzioso e sentito.

L’ovazione finale, prolungata e intensa, ha trasceso la semplice dimostrazione di rispetto, configurandosi come una catarsi collettiva, un grido di speranza che si erge contro l’odio e la barbarie.

Questa partecipazione sottolinea anche la necessità di una vigilanza costante, un impegno continuo a contrastare ogni forma di estremismo e intolleranza, affinché simili tragedie non si ripetano.
La memoria delle vittime di Bologna non deve esaurirsi in una commemorazione annuale, ma deve ispirare azioni concrete a favore della giustizia, della verità e della difesa dei diritti umani.

Il gesto della provincia di Perugia, con la sua presenza a Bologna, testimonia la volontà di perpetuare questo impegno, trasmettendo alle nuove generazioni il valore inestimabile della libertà e della democrazia, come eredità preziosa da custodire e difendere.
È un monito a non dimenticare mai le ferite del passato, per costruire un futuro di pace e convivenza civile.

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