L’attenzione istituzionale verso il ruolo cruciale delle professioni tecniche, in particolare ingegneria e architettura, si concretizza con un’iniziativa significativa a Perugia, testimoniando un cambiamento di paradigma nel rapporto tra pubblica amministrazione e mondo professionale.
L’ordine del giorno, proposto dalla consigliera comunale Margherita Scoccia, mira a implementare una recente modifica legislativa che introduce la possibilità di erogare anticipazioni finanziarie anche a favore dei servizi professionali nel settore delle infrastrutture e dell’edilizia.
Questa innovazione, inserita attraverso un emendamento al decreto-legge Infrastrutture, interviene direttamente sull’articolo 125 del D.
Lgs.
36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici), aprendo la strada a un’anticipazione fino al 10% dell’importo contrattuale per le prestazioni legate alla progettazione.
Si tratta di un passo avanti di notevole importanza, che riconosce esplicitamente il contributo imprescindibile dei professionisti tecnici nella realizzazione di opere pubbliche e nella pianificazione territoriale.
Storicamente, ingegneri e architetti sono stati esclusi dai sistemi di anticipazione finanziaria, una condizione che ha spesso imposto loro di sostenere costi significativi senza alcun supporto immediato, creando un ostacolo allo sviluppo di studi professionali e incentivando spesso la concentrazione di tali servizi in grandi strutture con maggiori capacità finanziarie.
Questa disposizione legislativa corregge una disparità che ne ha limitato l’operatività e la capacità di innovazione.
L’ordine del giorno approvato a Perugia impegna l’amministrazione comunale ad integrare la possibilità di anticipazioni finanziarie nei bandi relativi a servizi di ingegneria e architettura, allineandosi con la normativa nazionale recentemente aggiornata.
Tale iniziativa non si limita a un mero adempimento formale, ma si propone come un investimento strategico nel capitale umano e nella qualità del lavoro professionale.
La consigliera Scoccia sottolinea l’importanza di sostenere le nuove generazioni di professionisti e gli studi tecnici locali, spesso penalizzati dalla mancanza di liquidità iniziale.
Un’amministrazione moderna ha il dovere di promuovere un ambiente favorevole allo sviluppo economico e all’innovazione, incentivando la competenza, la serietà e la responsabilità.
L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di politiche volte a tutelare il lavoro tecnico e intellettuale, come testimoniato dall’approvazione della legge sull’equo compenso (L.
49/2023), che mira a garantire una remunerazione adeguata per i servizi professionali.
Valorizzare i professionisti non è solamente una questione di equità, ma un fattore determinante per la qualità della progettazione, la sicurezza delle opere e il futuro delle nostre città.
Un’amministrazione attenta al merito e alle competenze è un motore di progresso e di sviluppo sostenibile.
Si auspica che l’amministrazione comunale accolga la proposta con spirito collaborativo, trasformando Perugia in un esempio virtuoso di civiltà e rispetto verso il mondo professionale italiano, contribuendo a creare un ecosistema favorevole all’innovazione e alla crescita.
L’obiettivo è promuovere un modello di governance che riconosca il valore strategico delle professioni tecniche come pilastri fondamentali per la realizzazione di infrastrutture moderne e resilienti, capaci di rispondere alle sfide del futuro.