Il Comune di Perugia inaugura un processo inedito di co-progettazione civica, delineando il futuro delle Case della Partecipazione attraverso un percorso deliberativo profondamente radicato nella comunità.
L’iniziativa, concepita per superare le tradizionali modalità di pianificazione amministrativa, mira a creare spazi concreti e luoghi di incontro che restituiscano ai cittadini un ruolo attivo e determinante nelle decisioni che riguardano la città.
A partire dal 29 [data non specificata nel testo originale, integrata per coerenza], si apre ufficialmente un avviso pubblico che invita a partecipare a cinque Laboratori di Comunità, nuclei operativi composti da venti persone ciascuno, per un totale di cento cittadini coinvolti.
La selezione dei partecipanti, resa trasparente attraverso un’estrazione pubblica programmata per il 9 dicembre, mira a garantire una rappresentanza diversificata delle sensibilità e delle esperienze presenti nel tessuto perugino.
Il percorso deliberativo, che si concluderà entro maggio 2026, prevede una serie di incontri strutturati all’interno dei Laboratori.
Questi gruppi, agendo come veri e propri think tank civici, avranno il compito di elaborare proposte dettagliate, riguardanti la localizzazione strategica delle Case della Partecipazione, la definizione delle loro funzioni essenziali e l’ideazione di modelli di gestione partecipata e sostenibile.
L’obiettivo non è la semplice creazione di strutture fisiche, ma la definizione di un ecosistema di governance condivisa.
Le proposte emerse dai Laboratori di Comunità saranno sottoposte all’attenzione dell’amministrazione comunale, che dovrà valutarle attentamente, tenendo conto anche del contributo di una più ampia consultazione cittadina.
Una bacheca digitale, integrata nel sito web del Comune, garantirà la possibilità a tutti i cittadini di esprimere le proprie opinioni e suggerimenti, alimentando un dibattito pubblico aperto e costruttivo.
Come sottolineato dalla sindaca Vittoria Ferdinandi durante la presentazione dell’iniziativa, le Case della Partecipazione rappresentano un esperimento sociale volto a ridefinire il rapporto tra cittadini e istituzioni.
Non si tratta di edifici definiti a priori, bensì di spazi dinamici e in continua evoluzione, plasmati dalla volontà collettiva e destinati a diventare fulcro di partecipazione attiva nella vita democratica della città.
Il progetto ambisce a inaugurare una nuova era di cittadinanza attiva, dove la voce di ogni singolo individuo contribuisca a costruire un futuro urbano più inclusivo, equo e sostenibile.







