L’accoglienza riservata a Palazzo dei Priori alla delegazione dell’Associazione dei Comuni Palestinesi ha rappresentato un atto simbolico e programmatico per l’amministrazione di Perugia, sottolineando un impegno profondo e radicato nella promozione della pace e della solidarietà internazionale.
La solenne esposizione della bandiera palestinese sulla facciata del palazzo, un gesto di apertura e di riconoscimento, ha anticipato un incontro che ha visto la partecipazione di figure istituzionali chiave, a testimonianza della sensibilità diffusa all’interno del Consiglio Comunale e dell’amministrazione stessa.
La Sindaca Ferdinandi ha espresso un sentito onore per l’opportunità di ospitare la delegazione, collocando questo momento all’interno di una tradizione storica umbra, intrisa dei valori di fratellanza universale incarnati da figure esemplari come San Francesco d’Assisi e Aldo Capitini.
La loro eredità, un faro di ispirazione per la comunità perugina, si riflette in un’azione politica che rifiuta la rassegnazione di fronte alla guerra e che si traduce in gesti concreti e costanti a sostegno della pace.
L’incontro non si è limitato a una generica espressione di supporto, ma ha puntato il focus sulla complessità della situazione palestinese, andando oltre la stretta area di Gaza.
Ferdinandi ha evidenziato l’importanza di sostenere l’intera popolazione palestinese, riconoscendo il coraggio e la resilienza dimostrati dai comuni e dai territori che, nonostante la costante devastazione, continuano a garantire servizi essenziali e a costruire un futuro per i propri cittadini.
Questo impegno si è concretizzato attraverso l’attivazione di canali di dialogo con il Governo nazionale, per amplificare le richieste di sostegno e di azione politica.
Rivolgendosi direttamente ai sindaci palestinesi, la Sindaca ha riconosciuto in loro un esempio di resistenza e di speranza, sottolineando come il loro lavoro quotidiano costituisca un seme di possibilità per un futuro migliore.
La promessa di una costante vicinanza da parte di Perugia e dell’Umbria non si limita a parole, ma si proietta nella coltivazione condivisa di un sogno: una Palestina libera, democratica e prospera, capace di superare le divisioni e di abbracciare un orizzonte di pace duratura.
L’incontro si è concluso con un invito a rafforzare il dialogo e la collaborazione, consolidando un legame che trascende le distanze geografiche e si fonda su valori comuni di giustizia, solidarietà e rispetto dei diritti umani.