L’undicesima edizione del Premio Angelo Marinangeli, prestigioso riconoscimento dedicato alla memoria di una figura cardine del giornalismo umbro, ha celebrato Paolo Condò a livello nazionale e Ludovica Cacciamani per la categoria regionale.
La cerimonia, vibrante di significato e partecipazione, ha visto la presenza illustre di Sarah Bistocchi, Presidente dell’Assemblea Legislativa, Luca Benedetti, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, e Alberto Scattolini, Vicesindaco, testimoniando l’importanza del premio e del valore del giornalismo per la comunità.
Un caloroso abbraccio giovanile è stato offerto dagli studenti delle quinte classi dei licei delle scienze umane, dell’Istituto Tecnico Industriale e dell’Istituto Superiore “Don Gino Sigismondi” di Nocera Umbra, guidati dai loro insegnanti e dal dirigente scolastico Leano Garofoletti.
A coronare l’evento, un toccante saluto da parte del figlio di Angelo Marinangeli, Giovanni, portavoce di un’eredità familiare di passione e dedizione.
Luca Benedetti, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, ha evocato la figura di Marinangeli come quella di un professionista profondamente radicato nel territorio umbro, nonostante l’elevato profilo raggiunto a livello nazionale.
Il suo contributo, inserito in un contesto storico complesso, ha rappresentato un significativo valore sociale, testimoniando un impegno verso la collettività che ha superato i confini della mera professione.
Sarah Bistocchi, Presidente dell’Assemblea Legislativa, ha colto l’occasione per invitare gli studenti a esplorare appieno le proprie potenzialità, sottolineando come le professioni di insegnante e giornalista, entrambe intimamente connesse alla formazione e all’informazione, richiedano un approccio responsabile e un’attenta considerazione delle implicazioni etiche.
Ha ribadito il ruolo cruciale del giornalismo come pilastro fondamentale per la salvaguardia della democrazia e per la promozione di una cittadinanza attiva e consapevole.
Ludovica Cacciamani, emozionata per il riconoscimento inatteso, ha ripercorso il suo percorso professionale, iniziando a seguire i telegiornali fin da quando era bambina.
Ha definito l’immersione in questo mondo come una sfida personale, un atto di fiducia nel proprio talento e nella propria capacità di apprendere e crescere.
Ha inoltre sottolineato l’importanza vitale di una stampa solida e indipendente, in grado di investire sui giovani talenti e di offrire loro opportunità di crescita professionale.
Paolo Condò, rinomato giornalista de “Il Corriere della Sera” e Sky Sport, nonché unico giornalista votante al Pallone d’Oro, ha condiviso aneddoti significativi tratti dalla sua carriera, offrendo preziosi consigli agli aspiranti giornalisti presenti.
Ha enfatizzato l’importanza dell’impegno costante e della dedizione al proprio lavoro come elementi essenziali per il raggiungimento dei propri obiettivi.
Nel ricordare Angelo Marinangeli, Condò lo ha definito un vero e proprio “allenatore” dei giovani giornalisti, un mentore che si dedicava con passione alla loro crescita professionale ed esperienziale, contribuendo a plasmare la nuova generazione di cronisti.
L’eredità di Marinangeli, dunque, si perpetua non solo attraverso il premio che porta il suo nome, ma anche attraverso l’ispirazione che continua a fornire ai giovani che si affacciano al mondo del giornalismo.