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San Francesco festa nazionale: Assisi pronta a celebrare

Il ritorno del 4 ottobre come festa nazionale, giorno dedicato a San Francesco, rappresenta per Assisi un’occasione di profonda risonanza, intrisa di gioia, consapevolezza e un forte senso di responsabilità.
Questa decisione, culminata nell’approvazione parlamentare e in attesa del definitivo via libera al Senato, segna il coronamento di un impegno collettivo, un percorso articolato che si snoda attraverso decenni e coinvolge diverse generazioni di amministratori e cittadini.
Lungi dall’essere una mera ricorrenza istituzionale, il 4 ottobre incarna il fulcro dell’identità assisiana e il cuore pulsante di un messaggio universale.
San Francesco, con la sua radicale adesione al Vangelo, ha trascendentato i confini geografici e temporali, irradiando un messaggio di pace, dialogo interreligioso, profonda fratellanza, cura degli ultimi e un rispetto intrinseco per la creazione.

La sua eredità non si limita all’ambito religioso, ma permea l’etica e la cultura, ispirando movimenti sociali, ambientali e umanitari in tutto il mondo.

Il ritorno del 4 ottobre come festa nazionale non è semplicemente un atto formale, ma un’occasione per riaffermare valori che appaiono sempre più urgenti nel contesto contemporaneo.

Un’epoca segnata da conflitti bellici, crescenti disuguaglianze e una polarizzazione ideologica che rischia di erodere il tessuto sociale.
In questo scenario, il messaggio di Francesco – un appello alla riconciliazione, all’accoglienza e alla conversione ecologica – si configura come una bussola per orientarsi verso un futuro più giusto e sostenibile.

Assisi, custode di questo patrimonio spirituale, accoglie questa riconferma con un senso di profonda umiltà e al contempo con la ferma volontà di onorare la fiducia che il Paese ripone nella sua città.

Il Comune, supportato dalla Regione Umbria e da un ampio consenso politico, si impegna a promuovere iniziative e progetti che valorizzino l’eredità francescana, favorendo il dialogo interculturale, la solidarietà e la sensibilizzazione verso le sfide globali.
L’impegno assume una dimensione particolarmente significativa alla luce del Comitato nazionale per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte di San Francesco, che ha contribuito attivamente a sostenere questa iniziativa.
Il ritorno del 4 ottobre alla festività nazionale vuole essere un faro, un’eco che si propaga a livello internazionale, ribadendo l’importanza di coltivare i valori di pace, solidarietà, inclusione e tutela ambientale come antidoti imprescindibili all’odio, alla violenza e all’indifferenza che minacciano la nostra umanità.

È un invito a riscoprire l’essenza del messaggio francescano e a tradurlo in azioni concrete per costruire un mondo più fraterno e accogliente per tutti.

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