Sanità regionale: 408 nuove risorse per un sistema più forte

L’avvio di un processo di rafforzamento del personale sanitario, con 408 nuove risorse già integrate, rappresenta una tappa significativa nel percorso di risanamento e ottimizzazione del sistema sanitario regionale.

Questa iniziativa, come ha chiarito la Presidente della Regione, Stefania Proietti in risposta all’interrogazione del consigliere Eleonora Pace, si inquadra pienamente negli obiettivi programmatici delineati dai Piani Triennali di Fabbisogno del personale per il periodo 2025-2027.
La Giunta regionale ha infatti esercitato il proprio mandato, fornendo risorse concrete e indirizzi strategici alle aziende sanitarie locali.

Queste, attraverso un’accurata analisi delle proprie esigenze, hanno individuato le aree prioritarie per l’incremento del personale, allineando le proprie azioni con le linee guida regionali e operando nel rispetto dei vincoli di spesa stabiliti, tenendo conto della capacità finanziaria e della disponibilità di risorse umane a livello regionale.
L’approccio adottato mira a garantire un’allocazione efficiente delle risorse, concentrando gli sforzi dove l’impatto è maggiore.

I consiglieri regionali della maggioranza (Pd, M5s, Avs, Ud-Pp) sottolineano con apparente soddisfazione le informazioni presentate in Assemblea, riconoscendo l’impegno profuso per la costruzione di un sistema sanitario più robusto e resiliente.
L’attenzione non si limita al mero incremento del personale, ma si estende a politiche di inclusione sociale, con particolare riferimento alle persone con disabilità e al sostegno alle famiglie, elementi cruciali per una sanità territoriale realmente centrata sulla persona.

La cifra di 408 assunzioni, in un contesto spesso caratterizzato da rigidità burocratiche e limiti finanziari, viene considerata un risultato notevole, testimoniante un impegno concreto per superare situazioni di stallo che hanno precedentemente ostacolato il reclutamento e l’organizzazione del personale.
Lo sblocco dei processi di assunzione, parallelamente ai concorsi pubblici, apre a nuove prospettive per la professionalità e la qualità dei servizi offerti alla cittadinanza, contribuendo a ridurre le criticità e a migliorare l’esperienza dei pazienti.
La strategia implementata non è solo quantitativa, ovvero legata al numero di nuove risorse, ma anche qualitativa, mirando a costruire una sanità più equa, accessibile e reattiva alle esigenze emergenti della collettività.

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