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martedì 18 Novembre 2025

Stadio e Sanità: Stallo in Umbria, Terni chiede Risposte

La recente decisione della Regione Umbria di sospendere la discussione sulla sospensiva e di posticipare l’esame nel merito della questione relativa allo stadio e alla clinica rappresenta un segnale, benché imperfetto, di apertura al dialogo.
Il vice presidente della Provincia di Terni, Francesco Maria Ferranti, pur riconoscendo questo piccolo passo avanti, ne sottolinea l’insufficienza, evidenziando il rischio di uno stallo che potrebbe protrarsi per quasi tre mesi.

Questo lasso di tempo rappresenta una perdita significativa per l’intera comunità ternina e per il Sud Umbria, che aspirano a una distribuzione più equa delle risorse regionali destinate alla sanità privata accreditata e convenzionata.

La problematica non si limita alla mera allocazione finanziaria, ma si radica in un bisogno primario: garantire ai cittadini un accesso tempestivo e di qualità ai servizi sanitari, evitando liste d’attesa eccessive e privilegiando la prossimità delle prestazioni.

L’attuale situazione costringe molti pazienti a rivolgersi a strutture sanitarie situate al di fuori della provincia, con conseguenti oneri economici e temporali considerevoli, un fenomeno che mina il diritto alla salute e aggrava le disuguaglianze territoriali.

Parallelamente, la realizzazione di uno stadio moderno, dotato di infrastrutture complementari e attività economicamente produttive, riveste un’importanza strategica per lo sviluppo locale.
La riqualificazione dell’area ex Staino, un tempo simbolo di degrado urbano, testimonia un impegno concreto verso il recupero del tessuto urbano e la valorizzazione del territorio.

L’integrazione con le piscine dello stadio e il Palaeventi delineerebbe un complesso polifunzionale di eccellenza, una vera e propria “cittadella dello sport” capace di attrarre eventi di rilevanza nazionale e internazionale, generando opportunità di lavoro e stimolando la crescita economica.
La questione, pertanto, non è meramente contingente, ma si colloca all’interno di un disegno più ampio di sviluppo territoriale, che coniuga esigenze sanitarie e infrastrutture sportive, mirando a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a promuovere un modello di crescita sostenibile e inclusivo.
Il vice presidente Ferranti esprime fiducioso che la Regione, attraverso un’ulteriore riflessione approfondita, possa rinunciare anche alla discussione di merito nei prossimi giorni, dimostrando una volontà concreta di amministrare l’Umbria con equità e lungimiranza, riconoscendo le istanze provenienti dal territorio e anteponendo l’interesse generale a logiche di convenienza politica o burocratica.

L’auspicio è che si possa superare questo momento di stallo e che la Regione si assuma la responsabilità di garantire a Terni e all’Umbria meridionale le risorse e le opportunità di sviluppo a cui hanno diritto.

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