Il messaggio di apprezzamento del Sottosegretario Emanuele Prisco alle donne e agli uomini della Polizia di Stato, formulato in occasione della festa del patrono, si colloca all’interno di un quadro più ampio che riguarda l’evoluzione del contesto sicurezza nazionale e, in particolare, nella provincia di Terni.
I dati recenti, esaminati nel dettaglio, rivelano un quadro incoraggiante: nei primi sette mesi del 2025 si osserva una decisa diminuzione della criminalità, quantificabile in un calo complessivo del 13,6% a livello provinciale, con una riduzione ancora più marcata, del 16,3%, nel solo capoluogo.
Tale performance positiva non è frutto del caso, ma il risultato tangibile di un approccio strategico e multidisciplinare.
L’efficacia delle politiche di sicurezza implementate, unitamente alle operazioni straordinarie disposte dalla Questura, in sinergia con le altre forze dell’ordine, rappresenta un elemento chiave.
La visione del Ministro Piantedosi, incentrata su una capillare attenzione al territorio e su un presidio attivo, si traduce in azioni concrete come i venti servizi “alto impatto” organizzati a Terni tra il primo luglio e il 25 settembre.
Questi servizi, caratterizzati da un elevato numero di posti di controllo (47) e da un’intensificata attività di identificazione (oltre 1.100 persone), hanno portato a 9 arresti e 22 denunce, smuovendo un ecosistema criminale spesso radicati nelle dinamiche del micro quartiere.
Tuttavia, il Sottosegretario Prisco sottolinea con lucidità che l’azione di contrasto alla criminalità non può essere relegata unicamente all’attività di polizia.
Si rende imprescindibile, infatti, un impegno congiunto degli enti locali per affrontare le problematiche di degrado urbano e di riqualificazione, fattori che spesso favoriscono la proliferazione della microcriminalità e alimentano la percezione di insicurezza tra i cittadini.
L’abbandono di aree periferiche, la mancanza di illuminazione pubblica, l’incuria degli spazi verdi e la carenza di servizi sociali creano un terreno fertile per la criminalità, che si insinua nelle crepe della società.
Il contrasto efficace alla criminalità, pertanto, richiede un approccio olistico che integri l’azione di polizia con politiche di sviluppo sociale ed economico, promuovendo l’inclusione, la coesione e la partecipazione attiva dei cittadini.
Investire nella riqualificazione urbana significa non solo migliorare l’aspetto delle città, ma anche restituire dignità e sicurezza alle persone, creando comunità più resilienti e capaci di affrontare le sfide del futuro.
La collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine, associazioni di volontariato e cittadini diventa, in definitiva, la chiave per costruire un futuro più sicuro e prospero per tutti.
La sicurezza non è solo un tema di ordine pubblico, ma un diritto fondamentale che passa attraverso la cura del territorio e la valorizzazione delle persone.