Il 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si configura a Umbertide non come una mera ricorrenza, ma come un momento cruciale di riflessione e rinnovato impegno civile.
L’amministrazione comunale, consapevole della gravità e della pervasività del fenomeno, sceglie un gesto simbolico, l’illuminazione rossa di uno dei torrioni della Rocca, per comunicare un messaggio forte e universale: la battaglia contro la violenza di genere è una responsabilità collettiva, un dovere morale che trascende le istituzioni e coinvolge attivamente ogni membro della comunità.
La scelta della Rocca, antico baluardo di protezione e resistenza, sottolinea la necessità di erigere barriere invalicabili contro ogni forma di aggressività, discriminazione e abuso diretto contro le donne.
L’atto non si esaurisce in una semplice operazione estetica; esso vuole stimolare un dibattito aperto, promuovere la consapevolezza e incoraggiare azioni concrete per contrastare un problema che affligge il tessuto sociale.
La violenza contro le donne non è un’entità astratta relegata a statistiche o a cronaca nera; essa si radica nella quotidianità, nelle relazioni, nei luoghi più familiari.
È un’emergenza silenziosa che si manifesta in molteplici forme: fisica, psicologica, economica, verbale, sessuale, stalking e cyberbullismo.
Le sue radici affondano in stereotipi di genere obsoleti, in dinamiche di potere squilibrate e in una cultura che, ancora oggi, fatica a riconoscere la parità di diritti e dignità tra uomini e donne.
Il Comune di Umbertide, attraverso questa iniziativa, intende riaffermare il proprio ruolo di garante della sicurezza e del benessere di tutte le cittadine, promuovendo politiche di prevenzione, sostegno e protezione delle vittime.
È fondamentale potenziare i servizi di ascolto e consulenza, offrire percorsi di autodifesa e consapevolezza, favorire l’educazione alla parità di genere fin dalla prima infanzia e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di denunciare ogni forma di violenza.
Ma l’azione più efficace, quella che può veramente fare la differenza, risiede nella trasformazione culturale e comportamentale di ogni individuo.
Ognuno di noi, con le proprie azioni, parole e atteggiamenti, può contribuire a creare un ambiente più sicuro e rispettoso per le donne.
Sostenere le donne che subiscono violenza, ascoltarle senza giudizio, offrire il proprio aiuto e incoraggiarle a denunciare sono gesti che possono salvare vite e spezzare il ciclo della violenza.
L’illuminazione rossa della Rocca di Umbertide, quindi, non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza per un impegno costante e condiviso: un patto di responsabilità tra cittadini, istituzioni e associazioni, volto a costruire una società più giusta, equa e libera dalla paura, dove ogni donna possa vivere con dignità e sicurezza.
Il cambiamento è possibile, ma richiede la partecipazione attiva e consapevole di tutti.








