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venerdì 7 Novembre 2025

Umbria agricola: 76 milioni per un futuro resiliente e innovativo.

L’Umbria proietta il proprio futuro agricolo con un ambizioso piano di sviluppo, alimentato da un investimento di 76 milioni di euro derivanti dal Complemento di Sviluppo Rurale (Csr) 2023-2027.
L’approvazione, guidata dall’Assessora Simona Meloni, non rappresenta un mero stanziamento finanziario, bensì una dichiarazione strategica di impegno verso un’agricoltura resiliente, innovativa e profondamente radicata nel territorio.

Il piano si configura come un catalizzatore per la trasformazione del settore primario umbro, mirando a superare le sfide attuali e a cogliere le opportunità offerte dalla transizione ecologica e dalle nuove esigenze del mercato.

L’obiettivo primario è rafforzare la competitività delle imprese agricole, non solo in termini economici, ma anche in termini di sostenibilità ambientale e coesione sociale.
Il Csr 2023-2027 si articolerà in una serie di bandi mirati, attivi a partire dal 2026, che abbracceranno l’intera regione, con particolare attenzione alle aree rurali e marginali, tradizionalmente depositarie di un patrimonio culturale e paesaggistico inestimabile, ma spesso penalizzate da fattori di svantaggio strutturale.

L’Assessora Meloni ha enfatizzato come questo investimento si traduca in un sostegno concreto alla tutela del territorio, alla valorizzazione delle risorse naturali e alla promozione di un modello agricolo capace di coniugare tradizione e innovazione.

La transizione verde, in particolare, è vista come un’opportunità per creare nuovi posti di lavoro, ridurre l’impatto ambientale delle attività agricole e migliorare la qualità dei prodotti umbri, sempre più apprezzati sui mercati nazionali e internazionali.

Le risorse stanziate saranno distribuite su diverse linee di intervento cruciali per il futuro del settore.

L’agricoltura integrata riceverà un impulso significativo (7,5 milioni di euro), promuovendo pratiche agricole che minimizzano l’uso di fitofarmaci e fertilizzanti chimici.
L’agricoltura biologica, portabandiera di un approccio rispettoso dell’ambiente e della salute umana, sarà finanziata con 3,5 milioni di euro, incentivando la conversione e il mantenimento di aziende agricole biologiche.
Un’attenzione particolare sarà dedicata al benessere animale (7,5 milioni di euro), riconoscendo l’importanza di garantire condizioni di vita dignitose per gli animali da allevamento, in linea con le crescenti aspettative dei consumatori.

Un contributo fondamentale sarà fornito per sostenere le zone montane e quelle con svantaggi naturali (oltre 16 milioni di euro), riconoscendo le peculiarità e le difficoltà di queste aree e incentivando la permanenza delle comunità locali.
Infine, un milione di euro sarà destinato ai pagamenti compensativi per le aree forestali Natura 2000, riconoscendo il ruolo cruciale di queste aree nella conservazione della biodiversità e nella fornitura di servizi ecosistemici essenziali.
Un aspetto fondamentale del piano è l’attenzione riservata al ricambio generazionale.

L’Umbria è consapevole che il futuro dell’agricoltura dipende dalla capacità di attrarre e sostenere i giovani agricoltori, fornendo loro strumenti e opportunità per avviare e sviluppare le proprie attività.

In questo senso, il piano prevede misure specifiche di sostegno all’accesso alla terra, alla formazione e all’avvio di impresa, con l’obiettivo di garantire un futuro sostenibile per il settore agricolo umbro e per le comunità rurali.

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