venerdì 17 Ottobre 2025
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Umbria all’avanguardia: inclusione e diritti per le persone con disabilità.

L’Umbria si propone come avanguardia nazionale nell’elaborazione di politiche inclusive e nella promozione dei diritti delle persone con disabilità, un impegno formalizzato durante il convegno “La Carta di Solfagnano a un anno dal G7”, alla presenza della Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli.

La Presidente della Regione, Stefania Proietti, ha espresso la ferma volontà di superare la mera gestione amministrativa del tema, definendola una questione intrinsecamente legata all’evoluzione civile di una comunità.
Il riconoscimento alla Ministra Locatelli non è stato solo un gesto di cortesia, ma una dichiarazione di intenti: l’Umbria intende assumersi la responsabilità diretta di un cambiamento culturale profondo, rifiutando l’outsourcing di un tema così cruciale per la coesione sociale.
La consegna di una cartella contenente il quadro delle iniziative regionali testimonia l’impegno concreto, con una scelta strategica di creare una governance centralizzata, evitando la frammentazione e la dispersione delle risorse attraverso molteplici delibere.

Un aspetto fondamentale dell’azione regionale è stata la riallocazione strategica delle risorse, con un raddoppio degli investimenti destinati ai “progetti di vita” delle persone con disabilità.
Questa scelta non si è limitata a incrementare il finanziamento esistente, ma ha comportato una revisione e un potenziamento di fondi e iniziative preesistenti, orientandole verso l’autonomia individuale e la piena partecipazione alla vita sociale.
La Presidente Proietti ha sottolineato come il “progetto di vita” non sia un’opzione, ma un diritto inalienabile, un principio che, se applicato con priorità alle persone con disabilità, può generare un modello di sviluppo inclusivo per l’intera collettività.
L’incremento di 15 milioni di euro destinati all’assistenza educativa, scolastica e integrativa, finanziato anche attraverso la riprogrammazione del Fondo Sociale Europeo, è un segnale tangibile di questa visione.
La regione si è posta l’ambizioso obiettivo di finanziare integralmente i progetti di vita indipendente, una priorità già riconosciuta prima della riforma, manifestando una chiara volontà di superare le barriere architettoniche e sociali che ancora limitano l’autonomia e la dignità delle persone con disabilità.
La “Carta di Solfagnano” non deve essere relegata a un documento puramente simbolico, bensì deve incarnare l’inizio di un percorso basato sulla responsabilità condivisa tra istituzioni, associazioni, famiglie e comunità, con l’obiettivo di costruire un futuro più equo e inclusivo per tutti.
L’Umbria si fa così interprete di un modello di sviluppo che pone al centro la persona, promuovendo non solo l’integrazione, ma la vera partecipazione attiva alla vita sociale, economica e culturale.

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