L’Umbria si pone all’avanguardia nella tutela della salute e della sicurezza dei propri lavoratori, rispondendo con un approccio proattivo all’emergenza climatica e alle sue dirette conseguenze sulla sfera occupazionale.
L’approvazione delle nuove Linee di Indirizzo per la protezione dai rischi connessi all’esposizione termica e alla radiazione solare non si configura come un mero adeguamento normativo, bensì come una risposta strutturale a un problema in crescente evoluzione, con particolare attenzione ai settori caratterizzati da attività all’aperto o in ambienti non climatizzati.
La Presidente della Regione, Stefania Proietti, ha espresso con chiarezza l’imperativo morale e giuridico di garantire condizioni di lavoro dignitose e sicure.
La tutela della salute e della sicurezza sul lavoro è un diritto fondamentale, un pilastro della responsabilità sociale che trascende le dinamiche economiche e politiche.
L’evoluzione del clima globale, con l’intensificarsi di ondate di calore sempre più estreme e prolungate, impone un cambio di paradigma nella gestione del rischio professionale, un impegno che non può essere rimandato.
Le nuove linee guida, frutto di una collaborazione tra istituzioni e ispirate al documento condiviso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, rappresentano un passo avanti significativo verso questo obiettivo.
Il provvedimento, adottato con decreto del 16 luglio, non si limita a sostituire le precedenti indicazioni regionali, ma le arricchisce di elementi innovativi, integrandole con le migliori pratiche a livello nazionale e internazionale.
La valutazione del rischio da calore, elemento cruciale del processo di prevenzione, deve essere condotta con rigore scientifico, avvalendosi di indicatori come il Wet Bulb Globe Temperature (WBGT), e supportata dall’utilizzo di strumenti avanzati come il portale Worklimate, che fornisce dati e analisi in tempo reale.
Le misure previste non si concentrano esclusivamente sulla prevenzione tecnica, ma contemplano anche un’attenta organizzazione del lavoro, con la definizione di fasce orarie meno critiche, la garanzia di un adeguato apporto di acqua potabile e la creazione di aree ombreggiate.
Particolare attenzione è riservata alle categorie di lavoratori più vulnerabili, soggetti a sorveglianza sanitaria mirata e a protocolli di intervento specifici.
L’implementazione di queste linee guida si prefigge di minimizzare l’incidenza di patologie correlate al calore, come colpi di calore, disidratazione e stress termico, promuovendo al contempo un ambiente di lavoro più sicuro e produttivo.
L’Umbria, con questa iniziativa, dimostra un impegno concreto verso un futuro del lavoro sostenibile e resiliente, dove la tutela della persona e la protezione dell’ambiente sono valori imprescindibili.