L’Umbria si proietta verso un’estate 2025 destinata a ridefinire gli standard del turismo regionale, consolidando un percorso di crescita che si è delineato con forza nei primi cinque mesi dell’anno. I dati ufficiali, comparati con il 2024, rivelano un’accelerazione significativa negli arrivi e nelle presenze, con un’espansione particolarmente marcata nel mercato internazionale, indicando un cambiamento strutturale nelle preferenze dei viaggiatori.L’assessora al Turismo, Simona Meloni, sottolinea come l’Umbria stia emergendo come una destinazione di eccellenza, capace di offrire un connubio vincente tra un’offerta turistica di alta qualità e un’esperienza autentica, radicata nel territorio e nella cultura locale. Questo successo non è casuale, ma il risultato di un approccio strategico volto a valorizzare il patrimonio umbro in tutte le sue sfaccettature, dal paesaggio alla gastronomia, dall’arte alla spiritualità. L’estate si prospetta dunque come un’opportunità cruciale per rafforzare questa immagine e proiettare l’Umbria verso nuovi orizzonti.L’analisi dettagliata dei dati – elaborati a Palazzo Donini – evidenzia una crescita esponenziale: il numero totale degli arrivi ha superato l’importante soglia di un milione, segnando un incremento del 14,2% rispetto al periodo analogo del 2024. Questa dinamica è trainata in modo significativo dai visitatori stranieri (292.377), che registrano un aumento sostanziale. Parallelamente, anche il mercato interno contribuisce positivamente, con un aumento del 5,3% di turisti italiani (726.987).Il dato delle presenze, che riflette il numero di pernottamenti, conferma la tendenza positiva: si registrano 2,4 milioni di pernottamenti totali, con un incremento del 16,7% per gli stranieri (805.749) e del 9,4% per gli italiani (1.625.529). Questi numeri non sono solo quantitativi, ma riflettono un cambiamento qualitativo nel modo in cui i turisti percepiscono l’Umbria, come una destinazione che offre un valore aggiunto rispetto alle offerte più standardizzate.Un elemento particolarmente significativo è la crescita della permanenza media, aumentata del 3,7% e attestatasi a 2,4 giorni. Questo dato suggerisce che i visitatori tendono a programmare soggiorni più lunghi, desiderosi di immergersi più profondamente nell’esperienza umbra. L’assessorato si impegna a sostenere questa tendenza, lavorando per rendere la permanenza media un elemento strutturale e distintivo dell’offerta turistica regionale.Il futuro del turismo umbro si proietta verso una gestione sostenibile e inclusiva. L’obiettivo è quello di distribuire i flussi turistici in maniera più equilibrata, promuovendo mete meno note e valorizzando il patrimonio culturale e naturale di ogni angolo del territorio. Si punta a un turismo consapevole, che rispetti l’ambiente e la comunità locale, contribuendo alla crescita economica e alla salvaguardia dell’identità umbra. Questo approccio mira a creare un circolo virtuoso che benefici tutti gli attori coinvolti, dai residenti agli operatori turistici, garantendo la sostenibilità a lungo termine del settore.
Umbria, boom turistico: estate 2025 all’insegna della crescita.
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