Umbria: Ceto Medio Contro la Manovra Fiscale, Scoppia la Protesta

Umbria: L’Opposizione Mobilitata Contro la Manovra Fiscale che Colpisce il Ceto MedioUn’ondata di scontento e di attivismo politico sta investendo l’Umbria, con l’opposizione che lancia una forte contestazione alla manovra fiscale approvata dalla Giunta regionale.

L’iniziativa, volta a mitigare le criticità del bilancio sanitario, è percepita come un fardello eccessivo per il ceto medio, scatenando una campagna di sensibilizzazione popolare e una raccolta firme capillare.
La conferenza stampa tenutasi a Palazzo Cesaroni di Perugia ha segnato l’avvio formale della mobilitazione, un appello trasversale rivolto a tutti gli umbri, al di là delle affiliazioni politiche, per opporsi a quanto definito come una misura ingiusta e penalizzante.
I rappresentanti del centrodestra e dei partiti di opposizione hanno sottolineato come la manovra, entrante in vigore a partire da gennaio 2026, determinerà un impatto economico significativo per le famiglie umbre, con un aumento annuale dell’addizionale regionale che potrebbe variare dai 200 ai 1.300 euro per i redditi lordi intorno ai 100.000 euro.
La critica non si limita all’entità dell’aumento, ma si estende alla presunta carenza di trasparenza che ha accompagnato l’approvazione della manovra.

Secondo quanto affermato, la Giunta avrebbe creato una “campagna dal sapore di terrorismo psicologico” con dichiarazioni fuorvianti riguardanti la reale necessità di un intervento così drastico.
A riguardo, sono state presentate evidenze che smentiscono le cifre ufficiali rilasciate dalla Regione, con il Mef che avrebbe certificato un disavanzo molto inferiore a quello inizialmente prospettato.
La Corte dei Conti, inoltre, ha evidenziato ampi margini di manovra che avrebbero reso superflua l’imposizione fiscale.
Il coordinatore umbro di Fratelli d’Italia, Emanuele Prisco, ha esortato a un’azione concreta, auspicando una mobilitazione diffusa nelle piazze finché la manovra non sarà revocata.
Riccardo Augusto Marchetti, segretario della Lega, ha definito l’aumento delle tasse una “follia” che colpisce un’ampia fetta della popolazione umbra, stimata in oltre 110.000 persone.

Andrea Romizi, segretario regionale di Forza Italia, ha messo in luce la mancanza di trasparenza e la volontà di creare una narrazione distorta per giustificare l’intervento fiscale.
L’iniziativa mira a contrastare una politica percepita come penalizzante per la comunità umbra, in netto contrasto con le politiche di riduzione fiscale promosse dal Governo nazionale.

L’obiettivo è sensibilizzare il più ampio numero possibile di cittadini, attraverso raccolte firme e iniziative di sensibilizzazione sul territorio.
La Lega, in particolare, ha già avviato una serie di raccolte firme fin dal mese di aprile 2025, ottenendo finora oltre 3.700 adesioni.
La partecipazione, inoltre, non si limita all’elettorato di centrodestra, con adesioni anche da parte di consiglieri comunali di centrosinistra, a testimonianza di una diffusa preoccupazione per le conseguenze dell’aumento delle tasse sulla comunità umbra.

La petizione è un chiaro segnale di come la questione fiscale stia catalizzando un forte dissenso popolare e politico, con la promessa di una battaglia aperta fino alla revoca della manovra.

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