“Rivolgo un appello ai leader e agli operatori economici umbri, invitandoli a guardare con ottimismo alle politiche governative che mirano a rafforzare il tessuto produttivo regionale e nazionale.
Il nostro impegno si concretizza in investimenti strategici diretti a sostenere non solo il sistema aziendale, ma anche i pilastri fondamentali del benessere sociale: la sanità e la famiglia.
La decisione di uscire dalla procedura di deficit, un passaggio cruciale ereditato al momento dell’insediamento, rappresenta un segnale chiaro della nostra determinazione a garantire una gestione finanziaria responsabile e sostenibile per il futuro.
Comprendiamo l’urgenza di accelerare l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La Commissione Europea ha ribadito la necessità di completare i progetti entro il 30 giugno 2026, con una possibile estensione massima al 30 agosto 2026.
Pur rimanendo fedeli a questa scadenza, abbiamo introdotto meccanismi di flessibilità, attraverso la creazione di strutture dedicate, che consentono deroghe motivate in situazioni eccezionali, per evitare di compromettere l’efficacia complessiva del Piano.
Queste misure sono pensate per affrontare le complessità operative e garantire che gli investimenti siano impiegati nel modo più efficiente possibile.
Desidero inoltre sottolineare l’impatto positivo delle zone economiche speciali, che hanno riscontrato un’accoglienza estremamente favorevole da parte delle imprese.
Questa nuova classificazione, unita all’efficacia dimostrata dal credito d’imposta nel Sud Italia, ci spinge a sperare in risultati altrettanto positivi anche nelle regioni Marche e Umbria.
Il credito d’imposta si conferma uno strumento valido per stimolare gli investimenti, incentivare l’innovazione e creare opportunità di lavoro.
Il Governo Meloni ha come priorità assoluta la crescita e la prosperità delle imprese italiane.
Contrastiamo con fermezza visioni pessimistiche che prevedono un declino industriale sia in Italia che in Europa.
Siamo convinti che, attraverso politiche mirate, investimenti strategici e un dialogo costruttivo con il mondo imprenditoriale, possiamo costruire un futuro industriale solido e duraturo, basato sulla competitività, sull’innovazione e sulla creazione di valore per tutti i cittadini.
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