Il processo di ricostruzione post-terremoto del 2016 in Umbria, un’esperienza complessa e pluriennale, ha segnato un percorso di resilienza e innovazione, con risultati significativi che emergono dalle recenti analisi del Comitato istituzionale.
Oltre nove pratiche private su dieci hanno visto la loro evasione completata, traducendosi in un’attività edilizia intensa, con migliaia di cantieri avviati e conclusi.
L’impegno finanziario, con contributi che superano 1,4 miliardi di euro – di cui una quota consistente liquidata solo nel corso del 2025 – testimonia la priorità attribuita a questa sfida epocale.
L’impegno non si è limitato al settore residenziale.
La ricostruzione della sfera pubblica, cruciale per il ritorno alla normalità e per la riaffermazione dell’identità territoriale, ha visto il finanziamento di 436 interventi, per un valore complessivo di 735 milioni di euro.
Questi investimenti hanno interessato infrastrutture vitali, scuole, municipi, ospedali – con esempi emblematici come quelli di Norcia e Cascia – e beni culturali di inestimabile valore, culminando nella riapertura della Basilica di San Benedetto, un evento simbolico di profondo significato per la comunità umbra.
La Presidente della Regione, Stefania Proietti, ha sottolineato come la collaborazione sinergica tra istituzioni, enti territoriali e competenze tecniche specializzate si riveli un fattore determinante per accelerare i tempi di ricostruzione.
Un approccio olistico, che abbraccia non solo la riedificazione materiale, ma anche la ricostruzione del tessuto sociale e della fiducia, si è dimostrato essenziale per affrontare le sfide poste da un evento sismico di tale portata.
Tra le iniziative più innovative, spicca l’intervento pubblico-privato per la ricostruzione di Castelluccio di Norcia, un progetto che introduce soluzioni avanzate per la mitigazione del rischio sismico, attraverso la realizzazione di una piastra di fondazione dotata di isolatori sismici.
Questa tecnologia all’avanguardia mira a ridurre drasticamente la vulnerabilità degli edifici futuri, minimizzando l’impatto di potenziali eventi sismici.
Un elemento strategico, spesso sottovalutato, è rappresentato dalla risorsa umana.
La Presidente Proietti ha evidenziato l’importanza cruciale di personale tecnico e amministrativo competente e motivato, riconoscendo che un’adeguata professionalità è indispensabile per garantire l’efficacia e la continuità del processo di ricostruzione.
L’attivazione di risorse per nuovi contratti nei Comuni del cratere e negli uffici dedicati, con l’obiettivo di rendere queste risorse strutturali nel tempo, testimonia l’impegno a rafforzare questa risorsa fondamentale.
Il ricambio generazionale e l’aggiornamento delle competenze rappresentano investimenti imprescindibili per il futuro.
Il 2025, anno segnato da cambiamenti normativi significativi, come la conclusione del Superbonus 110, ha richiesto capacità di adattamento e scelte ponderate, in particolare in relazione alla gestione dei finanziamenti pubblici.
La necessità di un confronto continuo e costruttivo con la Struttura commissariale, orientato alla definizione di priorità chiare e all’implementazione di interventi urgenti, si configura come un elemento chiave per il successo della ricostruzione.
La sfida, oggi, non è solo ricostruire edifici, ma ricostruire un futuro più sicuro e resiliente per le comunità umbre.








