mercoledì 20 Agosto 2025
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Umbria, modello verde: zero discariche e inceneritori con la tecnologia Waste-to-Hydrogen.

L’Umbria ambisce a un futuro radicalmente nuovo, delineando un percorso innovativo verso un modello di gestione dei rifiuti che la proietti all’avanguardia nazionale: la prima regione a liberarsi completamente dalla dipendenza da discariche e inceneritori.
Questa visione, avanzata dall’assessore regionale Thomas De Luca, non si configura come una semplice promessa, ma come un impegno programmatico articolato su tre pilastri fondamentali: la sospensione definitiva di qualsiasi espansione delle attuali discariche, l’abbandono irrevocabile dell’incenerimento e la riduzione tangibile dei costi ambientali ed economici gravanti su famiglie e imprese.

L’approccio delineato si basa su una profonda riflessione critica delle pratiche passate, riconoscendo come l’accumulo di scelte a breve termine, scaricate su generazioni future, abbia contribuito a creare una situazione insostenibile.
Il governo regionale si assume, pertanto, la responsabilità di un cambiamento strutturale, perseguibile nell’arco legislativo attraverso una revisione complessiva del quadro normativo e pianificatorio regionale.
Un elemento centrale di questa transizione è rappresentato dalla Delibera Regionale 831 del 13 agosto, che introduce la tecnologia Waste-to-Hydrogen (WtH2) come alternativa prioritaria per la chiusura del ciclo dei rifiuti.

Questa soluzione, che si pone a valle di un’intensificazione delle politiche di prevenzione, di un’implementazione avanzata della raccolta differenziata e del trattamento meccanico-biologico a freddo (ispirato al modello veneto), permette un recupero di materia di elevatissima qualità, trasformando i residui in idrogeno, gas industriali e sabbia circolare, un materiale riutilizzabile nell’edilizia e nell’industria del cemento.
La Regione Umbria, in collaborazione con Auri (Agenzia Regionale per l’Innovazione e lo Sviluppo Economico), e con il supporto scientifico dell’Università di Perugia, intende valutare la fattibilità tecnica e implementare questa tecnologia sul territorio, promuovendo una collaborazione sinergica nel campo dell’idrogeno.
La delibera, pertanto, rappresenta un passo decisivo per segnare una rottura definitiva con il passato, abbandonando la cultura dell’incenerimento e abbracciando una prospettiva di economia circolare.

La tecnologia Waste-to-Hydrogen non è concepita come un semplice “tassello” finale, ma come l’apice di un percorso che premia la prevenzione, il riciclo e il recupero di risorse, contribuendo a costruire un futuro più sostenibile e resiliente per l’Umbria, un esempio virtuoso per l’intera nazione.
Il cambiamento implica un nuovo paradigma economico e sociale, orientato alla protezione dell’ambiente e al benessere delle future generazioni.

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