lunedì 28 Luglio 2025
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Umbria, motore culturale: il jazz la guida al primo posto.

L’Umbria si afferma come un fulcro culturale di primaria importanza nel tessuto nazionale, come testimoniato dai recenti dati del Rapporto Siae 2025.

Questa leadership non è frutto del caso, bensì il risultato di una strategia regionale mirata, che coniuga politiche innovative e un profondo radicamento nella valorizzazione del patrimonio culturale e delle sue espressioni contemporanee.
Il vicepresidente della Regione, Tommaso Bori, sottolinea come la regione si stia configurando come un vero e proprio “laboratorio” per lo sviluppo di modelli avanzati di politiche attive nel settore dello spettacolo.
I numeri parlano chiaro: l’Umbria si distingue per un’offerta di eventi pro capite di 79 spettacoli ogni mille abitanti, un dato che la pone significativamente al di sopra della media nazionale e che riflette un’attenzione particolare al coinvolgimento della comunità.

La crescita del settore, con un incremento del 7,9% nel numero di eventi, la posiziona inoltre al secondo posto a livello nazionale per dinamismo.

Un elemento distintivo e particolarmente rilevante emerge dall’analisi del panorama musicale.

Nel corso del 2024, il jazz ha rappresentato il 22% dei concerti offerti, attirando un pubblico italiano pari al 37% del totale degli spettatori di quel genere musicale.

Questo dato anomalo e inatteso rivela una tendenza unica nel suo genere: l’Umbria è l’unica regione italiana in cui il jazz supera per affluenza non solo la musica pop e rock, ma anche la musica leggera.
A luglio, un concerto jazz in Umbria registra in media 625 spettatori, una cifra che parla di un pubblico appassionato e ricercato, desideroso di esperienze musicali di alta qualità.
L’impatto di iniziative come Umbria Jazz si rivela un vero e proprio motore di crescita culturale ed economica.

La programmazione di eventi di questo calibro, unitamente a un investimento strategico, genera un effetto moltiplicatore che si riflette in un aumento della visibilità regionale, nell’attrazione di turisti e nell’incremento dell’indotto economico.

Tuttavia, questa leadership non si limita alla sola musica.
L’Umbria si conferma primazia per ingressi pro capite nel settore cinematografico, riflettendo un pubblico attento e cinefilo.
Anche il teatro, la musica classica e gli eventi sportivi contribuiscono a comporre un quadro di vitalità culturale.

La regione si colloca inoltre tra le prime cinque a livello nazionale per spesa media pro capite in spettacoli dal vivo, un dato che testimonia l’interesse e il coinvolgimento attivo del pubblico.
Più che semplici numeri, questi dati rappresentano la sintesi di un impegno costante nella promozione e nella valorizzazione delle eccellenze regionali, un investimento nel capitale umano e culturale che contribuisce a definire l’identità unica dell’Umbria e a posizionarla come un punto di riferimento imprescindibile per la cultura italiana.
Si tratta di consolidare questa traiettoria, puntando su nuove forme di innovazione, sulla promozione di talenti emergenti e sulla creazione di sinergie tra diversi settori, per continuare a offrire al pubblico un’offerta culturale ricca, diversificata e all’avanguardia.

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