La visita della Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, alla residenza protetta “Opere Pie Donini” di Perugia ha rappresentato un’occasione significativa per riflettere sull’importanza cruciale delle strutture socio-sanitarie nel tessuto regionale e per delineare le priorità del nuovo Piano Sociosanitario.
L’accoglienza calorosa delle ospiti, testimoniata dai loro sorrisi e dalla loro partecipazione attiva al dialogo, ha sottolineato il ruolo fondamentale di queste realtà come luoghi di cura, sostegno e dignità per persone anziane con bisogni complessi.
La Presidente ha avuto modo di apprezzare da vicino l’impegno del personale, guidato dal presidente del consiglio di amministrazione, Pier Giorgio Lignani, che opera quotidianamente con professionalità, compassione e un profondo senso di responsabilità.
Il dialogo con le operatrici ha permesso di cogliere le sfide e le necessità del personale, evidenziando l’importanza di un continuo aggiornamento professionale e di un adeguato supporto psicologico per coloro che si prendono cura di persone fragili.
“Opere Pie Donini” incarna un modello di eccellenza che unisce competenza clinica e umanizzazione delle cure, un binomio essenziale per rispondere ai bisogni sempre più articolati della popolazione anziana.
La residenza si distingue per l’offerta di un’assistenza personalizzata, che integra interventi socio-sanitari con attività di animazione e supporto spirituale, promuovendo il benessere psicofisico e la qualità della vita delle ospiti.
La Presidente Proietti ha sottolineato come tali strutture siano elementi imprescindibili del nuovo Piano Sociosanitario regionale, un progetto ambizioso che mira a tracciare una mappa dettagliata delle risorse presenti sul territorio umbro.
Questa mappatura, realizzata attraverso un’analisi rigorosa delle realtà accreditate e convenzionate – residenze protette, servizi domiciliari, centri diurni – consentirà di acquisire una visione d’insieme del sistema e di identificare le aree di maggiore criticità.
L’obiettivo primario è garantire un’equa distribuzione dei servizi, ampliando la disponibilità di posti letto in convenzione ove possibile, senza compromettere la qualità dell’assistenza.
Un aspetto centrale del Piano Sociosanitario è il rafforzamento del partenariato tra pubblico e privato sociale.
Il ruolo del pubblico resta quello di pianificazione, finanziamento e regolamentazione, mentre il privato sociale – come le Opere Pie Donini – si fa carico di erogazione dei servizi, portando con sé competenze specifiche e una forte motivazione umanitaria.
Questo equilibrio, basato sul rispetto delle normative e sulla trasparenza, è ritenuto essenziale per costruire un sistema sociosanitario capace di rispondere con efficienza, equità e soprattutto umanità, ai bisogni di ogni cittadino.
La visita alla residenza ha anche rappresentato un’occasione per commemorare Laura Donini Montesperelli, la nobildonna perugina la cui generosa donazione testamentaria ha permesso la nascita dell’istituto.
Il suo lascito, volto all’assistenza di giovani orfane e di donne povere e croniche, testimonia una storia di profonda sensibilità sociale e di impegno civile che continua a ispirare la comunità umbra.
La memoria di Laura Donini Montesperelli incarna i valori di solidarietà e di cura del prossimo che devono animare ogni azione del sistema sociosanitario regionale.







