venerdì, 18 Luglio 2025
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Umbria, sanità privata: un modello da ripensare?

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L’Umbria si trova di fronte a una cruciale riflessione sul ruolo della sanità privata all’interno di un sistema sanitario regionale che necessita di un profondo ripensamento.
La recente interrogazione presentata all’Assemblea Legislativa ha portato alla luce una questione complessa, legata alla delibera di Giunta Regionale n.

1399/2023 e alla precedente delibera n.
1418/2022, che prevedono la creazione di una nuova clinica ospedaliera privata convenzionata a Terni, potenzialmente collegata a un progetto di sviluppo infrastrutturale.

Il cuore della discussione verte sulla potenziale sottrazione di risorse dalla sanità pubblica a favore del settore privato, in particolare attraverso la destinazione di ottanta posti letto privati accreditati.

Questa scelta, ereditata dalla precedente amministrazione, solleva preoccupazioni relative alla sua coerenza con i fabbisogni reali del territorio umbro e al bilanciamento tra pubblico e privato.

La nuova Giunta Regionale, guidata dalla Presidente Stefania Proietti, ha espresso riserve chiare, evidenziando come la delibera possa comportare un aumento significativo dei costi per la sanità privata, con conseguente riduzione delle risorse disponibili per le strutture pubbliche, già gravate da un crescente deficit finanziario.
È fondamentale sottolineare che la decisione di allocare risorse per la sanità privata, in un contesto di risorse pubbliche limitate, rischia di compromettere la sostenibilità del sistema sanitario umbro nel suo complesso.

La precedente pianificazione, risalente al 2016, necessita di una revisione critica alla luce delle mutate condizioni socio-economiche e demografiche.
La Presidente Proietti ha chiarito che la delibera 1399/2023 si è limitata a formalizzare una predisposizione alla creazione di posti letto privati, senza definire una procedura concreta per la realizzazione di strutture sanitarie.

Questa ambiguità apre a diverse interpretazioni e non garantisce che i posti letto accreditabili saranno effettivamente attribuiti alla clinica prevista.

Inoltre, la mancata compensazione delle convenzioni private esistenti nella provincia di Perugia potrebbe generare squilibri territoriali e una redistribuzione iniqua delle risorse.
La nuova amministrazione ha prontamente avviato la redazione del Piano Sociosanitario 2025-2030, un documento strategico che mira a ridefinire l’organizzazione della rete ospedaliera e delle strutture convenzionate.

Questo processo include una mappatura dettagliata dei servizi esistenti e una revisione della loro efficacia e adeguatezza.

La determinazione del numero di posti letto privati da accreditare e convenzionare sarà guidata dai fabbisogni specifici dei diversi territori umbri, garantendo un approccio basato sull’equità e sull’efficienza.
La priorità indiscussa di questa amministrazione rimane la tutela del diritto alla salute, come sancito dall’articolo 32 della Costituzione Italiana.

Questo impegno si traduce nella ricerca di un equilibrio virtuoso tra il ruolo del settore pubblico e quello del settore privato, perseguendo un modello di sanità integrata che metta al centro il benessere dei cittadini umbri e la sostenibilità del sistema sanitario regionale.
Il futuro della sanità umbra sarà forgiato attraverso un’analisi rigorosa dei dati, una pianificazione strategica e un dialogo costruttivo con tutti gli attori coinvolti.

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