L’impegno del Senato per la salvaguardia del paesaggio umbro, in particolare per le aree cruciali della Rupe di Orvieto e del Colle di Todi, si concretizza con la presentazione di un emendamento alla Legge di Bilancio.
L’iniziativa, promossa dal Senatore Walter Verini, mira a stanziare 3 milioni di euro, distribuiti equamente in un triennio, per un piano integrato di monitoraggio, ripristino della manutenzione e consolidamento delle infrastrutture e delle reti idrogeologiche.
L’obiettivo primario è la tutela di un patrimonio di inestimabile valore, che intreccia aspetti paesaggistici, archeologici e storico, testimonianze silenziose di secoli di storia e di stratificazioni culturali.
L’azione proposta non si configura come un intervento isolato, bensì come una ripresa e un’evoluzione di un impegno storico.
Quasi cinquant’anni fa, un atto legislativo specifico sanciva la necessità di una tutela mirata e consolidata per queste aree, frutto di un’azione sinergica che coinvolse istituzioni di ogni ordine e grado – Parlamento, Enti Locali, Regione, Province – e attori sociali, progettisti, e ricercatori.
La legge originaria costituì un pilastro fondamentale per la stabilità del territorio e per la prospettiva futura di queste comunità, profondamente radicate nella loro identità paesaggistica.
Tuttavia, la crescente sensibilità e le segnalazioni provenienti da comitati civici, associazioni di tutela e cittadini residenti, hanno evidenziato la necessità di un’azione continua e di un controllo accurato delle condizioni del territorio.
Il degrado, innescato da fenomeni naturali, dall’erosione e da un’inadeguata manutenzione, richiede un approccio proattivo e basato su dati scientifici.
L’emendamento proposto intende, quindi, rispondere a questa esigenza, proponendo un piano di osservazione e intervento che integri competenze tecniche e conoscenze scientifiche, in stretto coordinamento con la Regione Umbria e il Ministero delle Infrastrutture.
La somma stanziata non è considerata una soluzione definitiva, bensì un primo passo verso una politica di tutela continuativa e preventiva, finalizzata a preservare la fragilità del territorio e a garantire la resilienza delle comunità che lo abitano.
L’auspicio è che l’emendamento possa trovare un ampio consenso politico, traducendosi in una reale disponibilità da parte del Governo e della maggioranza parlamentare, per dimostrare un impegno concreto verso la salvaguardia del patrimonio naturale e culturale dell’Umbria, un tesoro da custodire per le generazioni future.
Questo approccio integrato, che coniuga la memoria storica con l’innovazione tecnologica, si configura come una risposta responsabile alle sfide poste dal cambiamento climatico e dalla crescente pressione antropica sul territorio.







