L’intesa di programma siglata tra Umbria e Toscana, incentrata sulla redistribuzione di risorse idriche dal bacino artificiale di Montedoglio al lago Trasimeno, trascende la mera gestione dell’acqua per incarnare una visione di cooperazione strategica tra le due regioni. La presidente dell’Umbria, Stefania Proietti, ha sottolineato come questo atto rappresenti il preludio a un quadro programmatico più ampio, destinato a diventare un modello per l’Italia centrale, una fascia del Paese spesso penalizzata e bisognosa di una maggiore coesione.L’accordo idrico non è un’isola. Si inserisce in un contesto più ampio di collaborazioni già avviate e in prospettiva ampliabili, che spaziano dalla sanità ai trasporti, dalla ricerca all’innovazione nel settore turistico. L’obiettivo è creare sinergie che permettano alle due regioni di affrontare le sfide comuni con maggiore efficacia e di massimizzare le opportunità di sviluppo. Un protocollo d’intesa, in fase di definizione, delineerà i prossimi passi in settori chiave, consolidando la partnership e rafforzando il ruolo dell’Umbria e della Toscana come un fulcro strategico per l’Italia centrale.Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha evocato il legame storico e culturale che unisce le due regioni, sottolineando come la loro integrazione sia talmente profonda da farle percepire come un’unica entità. Questa visione condivisa si traduce in un impegno concreto per costruire un futuro di prosperità e resilienza, basato sulla collaborazione e sulla fiducia reciproca.La giornata di firma al Trasimeno, testimoniata dalla presenza di autorità locali e del commissario nazionale per l’emergenza idrica, Nicola dall’Acqua, e dall’assessora regionale Simona Meloni, ha assunto un valore simbolico importante. L’acqua, elemento vitale e condiviso, si configura come metafora di rinascita e di speranza per le due regioni, e per l’intera Italia centrale, che aspira a riconquistare un ruolo di rilievo come ponte tra il Nord e il Sud del Paese.L’assessora Meloni ha enfatizzato come l’accordo vada ben oltre la gestione delle risorse idriche, rappresentando un impulso allo sviluppo territoriale e un segnale di un impegno continuo per affrontare le sfide emergenti. Non si tratta di un traguardo isolato, ma di un punto di partenza per un percorso di crescita condivisa e innovazione. L’obiettivo primario è promuovere un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo, che metta al centro le persone e il territorio, valorizzando le risorse locali e le competenze.
Umbria-Toscana: Un accordo idrico per una cooperazione strategica
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