L’assessorato, sotto la guida di Thomas De Luca, ha delineato un ambizioso programma di trasformazione, focalizzato sulla costruzione di un modello energetico innovativo e sostenibile, in grado di armonizzare le aspirazioni all’indipendenza energetica con la salvaguardia del patrimonio paesaggistico umbro.
La conferenza stampa di fine anno della Giunta regionale ha rappresentato l’occasione per illustrare le direttrici di questo percorso strategico.
Il fulcro dell’azione politica è la transizione verso fonti rinnovabili, un processo che non si limita all’incremento della produzione di energia pulita, ma si estende alla profonda decarbonizzazione dei settori industriali più impattanti.
Questo approccio richiede una revisione radicale dei processi produttivi, incentivando l’adozione di tecnologie avanzate e promuovendo l’innovazione in settori chiave.
Al contempo, l’assessorato ha posto l’economia circolare come pilastro fondamentale, abbandonando soluzioni obsolete come gli inceneritori e abbracciando un modello di gestione dei rifiuti che mira alla loro completa valorizzazione e al recupero di materiali.
Questo implica la creazione di filiere virtuose, la promozione del riuso e del riciclo, e la riduzione drastica della produzione di scarti.
La tutela della salute pubblica e la rigenerazione ambientale sono state dichiaratamente poste al centro delle priorità governative, concretizzate attraverso un piano di biomonitoraggio sanitario senza precedenti e un controllo rigoroso della qualità delle acque.
Questa iniziativa ambiziosa mira a prevenire rischi per la salute dei cittadini, monitorando costantemente l’impatto ambientale delle attività umane e intervenendo tempestivamente per correggere eventuali anomalie.
Riconoscendo l’urgenza di affrontare i cambiamenti climatici, l’assessorato ha definito misure specifiche per l’adattamento, volte a proteggere il territorio da eventi estremi e a mitigare i loro effetti.
Parallelamente, è stato implementato un piano strategico per lo stop al consumo di suolo, un intervento cruciale per preservare la biodiversità, proteggere le risorse idriche e mantenere l’equilibrio ecologico del territorio.
L’Umbria che si progetta guarda al futuro con una visione olistica e lungimirante, investendo nella resilienza delle comunità, nella valorizzazione del capitale naturale come bene comune e nella promozione di un modello di sviluppo sostenibile, capace di coniugare progresso economico, tutela ambientale e benessere sociale.
La sfida è complessa, ma l’impegno è forte e la direzione è chiara: costruire un’Umbria più verde, più sana e più prospera per le generazioni future.






