sabato 2 Agosto 2025
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Umbria-Trenitalia: Tensioni sul servizio ferroviario e sui costi

La Regione Umbria sta intensificando il suo impegno per garantire un servizio ferroviario efficiente e accessibile, perseguendo attivamente un dialogo costruttivo con Trenitalia e RFI per mitigare le criticità che impattano negativamente sull’utenza locale.

In seguito a un incontro pubblico, presieduto dalla Presidente Stefania Proietti e con la partecipazione dell’Assessore ai Trasporti Francesco De Rebotti, sono state formulate proposte concrete volte a risolvere le problematiche attuali e a progettare soluzioni a lungo termine per il futuro della mobilità ferroviaria in Umbria.

L’obiettivo primario è la tutela dei pendolari, spesso gravati da costi elevati e penalizzati da una riduzione dell’offerta di trasporto.

L’assessore De Rebotti ha espresso come punto cruciale la necessità di introdurre un sistema di agevolazioni tariffarie dinamiche, capaci di alleggerire significativamente l’impatto economico sui viaggiatori durante i periodi di maggiore disagio.
Questo sistema, finanziato con un contributo regionale, avrebbe dovuto prevedere la possibilità per i pendolari di accedere a treni al di fuori delle tratte coperte dagli abbonamenti, senza incorrere in costi aggiuntivi, riconoscendo l’attuale contrazione del servizio complessivo.

Parallelamente, sono state avanzate richieste urgenti a RFI per il ripristino immediato del servizio Intercity 598, un collegamento essenziale per diverse comunità umbre, e per un incremento della capacità di trasporto del treno 4106, che collega Roma e l’Umbria.
La saturazione di questo treno, soprattutto nelle ore di punta, rappresenta un collo di bottiglia per i flussi pendolari.

Le risposte ricevute da Trenitalia sono state giudicate profondamente insoddisfacenti.
L’azienda ha manifestato una totale assenza di disponibilità alla compartecipazione finanziaria per le agevolazioni tariffarie, rifiutando altresì di estendere l’accesso ai treni di classe superiore per i pendolari.

L’unica concessione offerta è quella di indirizzare i viaggiatori verso percorsi alternativi, più lunghi e meno efficienti, come l’utilizzo della tratta Perugia-Roma tramite Terontola anziché attraverso il percorso diretto.

A ulteriore aggravio, Trenitalia richiede alla Regione Umbria il rimborso dei costi relativi ai servizi di trasporto sostitutivi, ovvero gli autobus che vengono messi in campo quando le linee ferroviarie sono interrotte per lavori.
Questo importo, stimato in quasi un milione di euro, è stato categoricamente rifiutato.

L’assessore ha ricordato che le Regioni, in passato, hanno già sollevato la questione dell’insostenibilità del finanziamento di tali servizi sostitutivi, sottolineando che la responsabilità di tali costi dovrebbe ricadere su RFI e essere coperta da fondi europei destinati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La Regione Umbria ha quindi impartito l’incarico agli uffici competenti di effettuare un’analisi approfondita del contratto di servizio stipulato con Trenitalia, al fine di tutelare i diritti e gli interessi dei cittadini umbri.
L’obiettivo è quello di definire con precisione gli obblighi contrattuali e di individuare le azioni necessarie per garantire un servizio ferroviario adeguato e sostenibile per la comunità umbra, evitando che il peso delle inefficienze contrattuali ricada sui contribuenti locali.

Si apre una fase di verifica legale e contrattuale per accertare la conformità dell’operato di Trenitalia rispetto agli impegni assunti.

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