Il racconto che emerge dalle voci dirette provenienti da Gaza e Cisgiordania è un mosaico di sofferenza, un resoconto crudo di due anni segnati da violenze reiterate e dalla costante minaccia di un’esistenza cancellata.
Un popolo, la popolazione palestinese, si trova ad affrontare una realtà in cui la sopravvivenza stessa è una sfida quotidiana, sospesa nel limbo di un conflitto che sembra inesauribile.
L’incontro recentemente tenutosi presso il Centro Islamico Culturale di Perugia ha rappresentato un tentativo significativo di dare voce a queste esperienze, offrendo uno spazio di ascolto e di riflessione profonda.
L’iniziativa, resa possibile grazie alla collaborazione tra rappresentanti del Movimento 5 Stelle e leader della comunità musulmana locale, ha visto la partecipazione di figure chiave come Zaynab Khalil, presidente del Centro, Ridha Ferchichi, vicepresidente, e Akherraz Mohamed, Imam di Perugia.
Questi leader, insieme all’intera comunità che da anni opera in Umbria, incarnano un modello di integrazione attiva e di supporto concreto, contribuendo a costruire ponti e a promuovere una cultura di dialogo e comprensione.
La gravità della situazione richiede un impegno collettivo e un’azione politica decisa.
I rappresentanti umbri del Movimento 5 Stelle, guidati da Luca Simonetti e con il contributo essenziale della deputata Emma Pavanelli, si sono ripromessi di intensificare le iniziative di solidarietà e di esercitare una pressione politica mirata a rompere il muro dell’indifferenza.
Il loro obiettivo è quello di portare l’attenzione sulla questione palestinese, denunciando le violazioni dei diritti umani e sollecitando una soluzione pacifica e duratura.
L’Umbria, con una maggioranza politica coesa e sensibile alle istanze di giustizia sociale, si propone di essere in prima linea in questa battaglia.
La consapevolezza che un genocidio, seppur mascherato da conflitti armati e narrazioni complesse, si stia consumando davanti agli occhi del mondo, impone un dovere morale di agire.
L’impegno dei consiglieri comunali perugini Stefano Nuzzo e Antonio Donato, del consigliere di Assisi Adil Zaoin e del consigliere di Marsciano Alessio Rosi, testimonia una volontà diffusa di contribuire a questo sforzo.
L’auspicio è che questa iniziativa rappresenti un punto di partenza per una riflessione più ampia e per un’azione più incisiva a livello nazionale e internazionale, al fine di garantire la dignità e la sicurezza della popolazione palestinese e di promuovere una pace giusta e duratura per tutti.
Il silenzio, in questi momenti, non è un’opzione, ma una complicità.






