L’approvazione definitiva in Commissione Bilancio della Camera, che estende l’ambito di applicazione delle Zone Economiche Speciali (Zes) all’Umbria e alle Marche, costituisce un segnale di lungimiranza strategica e un impegno tangibile verso la rivitalizzazione di due regioni cruciali per il tessuto economico nazionale.
La notizia, accolta con entusiasmo dal Sottosegretario all’Interno e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Umbria, Emanuele Prisco, proietta una luce di speranza su un territorio che necessita di un impulso deciso per superare le sfide strutturali che lo caratterizzano.
L’estensione delle Zes non si configura semplicemente come un atto amministrativo, bensì come un vero e proprio progetto di sviluppo territoriale, finalizzato a innescare un circolo virtuoso di crescita e modernizzazione.
La sua importanza risiede nella capacità di attrarre investimenti, creando un ambiente favorevole all’innovazione e all’imprenditorialità, soprattutto in aree interne spesso marginalizzate e penalizzate dalla carenza di infrastrutture adeguate e dalla relativa distanza dai principali poli economici nazionali.
Il provvedimento si inserisce in un contesto storico complesso, come sottolineato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che esige un approccio visionario e una leadership capace di assumersi rischi calcolati per affrontare le incertezze del futuro.
La Zes, in questo senso, rappresenta uno strumento versatile, capace di modulare le proprie caratteristiche per rispondere alle specifiche esigenze di ciascuna area, incentivando non solo la creazione di nuove imprese, ma anche la riconversione di quelle esistenti, promuovendo la transizione verso modelli produttivi più sostenibili e competitivi.
Il plauso espresso dal Sottosegretario Prisco al Governo, e in particolare al Ministro Tommaso Foti, testimonia la consapevolezza di un’azione politica condivisa, volta a concretizzare le promesse di crescita e sviluppo che sono state fatte ai cittadini umbri e marchigiani.
L’iniziativa, infatti, si prefigge di rafforzare la competitività del Centro Italia, colmando il divario infrastrutturale e favorendo la creazione di opportunità di lavoro qualificato, elementi imprescindibili per garantire un futuro prospero e inclusivo per l’intera regione.
L’implementazione efficace delle Zes richiederà un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti: istituzioni nazionali e regionali, enti locali, mondo imprenditoriale e associazioni di categoria.
Solo attraverso una sinergia collaborativa sarà possibile sfruttare appieno le potenzialità di questo strumento, trasformando la sfida economica in un’opportunità di crescita condivisa e duratura, capace di generare benefici tangibili per l’intera comunità.







