L’approvazione in Commissione Bilancio alla Camera, che estende la Zona Economica Speciale (Zes) unica anche all’Umbria, segna una tappa fondamentale per il futuro economico della nostra regione.
Questa decisione non si traduce in una mera formalità amministrativa, ma apre le porte a un paradigma operativo innovativo, volto a rimuovere gli ostacoli che da tempo frenano lo sviluppo e l’attrattività del territorio umbro.
Come sottolineato dal segretario regionale della Lega Umbria, Riccardo Augusto Marchetti, la Zes rappresenta uno strumento potente per liberare il potenziale inespresso del tessuto produttivo locale.
La nuova fase amministrativa e operativa, inaugurata dall’estensione della Zes, si fonda su pilastri fondamentali: la semplificazione radicale delle procedure, la certezza dei tempi e un coordinamento centralizzato capace di risolvere le criticità che tradizionalmente affliggono il nostro sistema burocratico.
Al centro di questa trasformazione c’è lo Sportello Unico Digitale Zes, una piattaforma telematica che riduce drasticamente la complessità per le imprese.
Questa piattaforma permetterà di presentare un’unica domanda per accedere ai benefici e ai permessi necessari, monitorando l’iter procedurale in tempo reale e interagendo direttamente con le amministrazioni coinvolte.
L’elemento di vera svolta è l’introduzione dell’Autorizzazione Unica, un concetto chiave che concentra tutti i titoli abilitativi in un’unica procedura, eliminando la necessità di percorsi frammentati e spesso labirintici.
La Conferenza dei Servizi, tradizionalmente fonte di ritardi e incertezze, sarà svolta in modalità semplificata e con una tempistica massima di sessanta giorni, garantendo risposte tempestive e chiare.
Ma la Zes non si limita alla semplificazione amministrativa.
Un aspetto cruciale è la qualificazione giuridica delle opere legate agli investimenti, dichiarate di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità.
Questo passaggio consente l’adozione più rapida di misure come espropri, occupazioni d’urgenza e atti preliminari, grazie a un coordinamento centrale che interviene per risolvere conflitti e rimuovere ostacoli burocratici.
La governance complessiva è affidata a una cabina di regia nazionale, garante di tempi certi e di certezza del diritto per gli investitori.
Questa struttura di controllo assicura il rispetto delle procedure e interviene in caso di stallo, prevenendo il blocco delle iniziative.
Parallelamente alla semplificazione, un ruolo chiave è rivestito dagli incentivi, volti a stimolare gli investimenti e a favorire la crescita delle imprese.
L’accesso a forme di finanziamento agevolato, come il credito d’imposta, rappresenta un fattore determinante per attrarre capitali e creare nuove opportunità di lavoro.
L’estensione della Zes all’Umbria, quindi, non è un atto isolato, ma parte di un progetto più ampio volto a modernizzare il nostro sistema economico e a proiettare la regione verso il futuro.
Si tratta di un’occasione unica per attrarre investimenti, creare posti di lavoro di qualità e rafforzare la competitività del nostro tessuto produttivo.
La sfida che ci attende è quella di sfruttare al meglio questa opportunità, con impegno e determinazione, per costruire un futuro di prosperità e sviluppo per l’Umbria.
L’auspicio è che l’Unione Europea accolga favorevolmente questa iniziativa, riconoscendone il valore strategico per l’economia regionale e nazionale.







