La questione della Zona Economica Speciale (Zes) in Umbria si configura come un nodo cruciale per lo sviluppo regionale, al centro di un acceso dibattito politico che rischia di offuscare la complessità delle dinamiche in gioco.
Il Partito Democratico dell’Umbria, in linea con la visione della Presidente Stefania Proietti e della sua amministrazione, intende riaffermare con forza la necessità di una revisione organica della perimetrazione attuale, un atto che appare imprescindibile per assicurare a tutti i territori umbri pari opportunità di crescita e accesso agli incentivi fiscali.
Le recenti accuse mosse dalla Lega, volte a scaricare responsabilità sull’amministrazione regionale, si rivelano infondate e tendenziose.
È fondamentale ripristinare la verità storica: le basi della definizione attuale della Zes affondano le radici in decisioni politiche assunte dal precedente governo regionale, guidato da Luca Tesei, e dall’esecutivo nazionale di centrodestra.
In particolare, la Delibera di Giunta n. 961 del 13 ottobre 2021, allora approvata con il contributo attivo dell’assessore Enrico Melasecche, ha determinato una configurazione che oggi si rivela problematica.
Questa scelta, affrettata e priva di una seria valutazione degli impatti territoriali e di un effettivo confronto con le realtà sociali ed economiche locali, ha generato una situazione di disparità che penalizza ampie aree dell’Umbria, limitandone l’accesso a strumenti vitali per la ripresa e lo sviluppo.
La fretta e la superficialità dimostrate in quell’occasione hanno creato un quadro che oggi si presenta difficile da gestire.
Il PD umbro sottolinea che la Presidente Proietti ha costantemente evidenziato i vincoli europei, non negandoli, ma anzi affrontandoli con trasparenza.
Fin dall’inizio del percorso legislativo, la Regione, attraverso un’analisi approfondita condotta da Sviluppumbria, ha intrapreso un dialogo costruttivo con il Governo e con i ministeri competenti, segnalando con insistenza le evidenti disparità di trattamento all’interno del territorio regionale.
Questo lavoro, svolto in piena sinergia con la Regione Marche, testimonia l’impegno concreto per trovare soluzioni condivise.
Il Partito Democratico ribadisce il pieno sostegno alla Presidente Proietti, convinto che sia imperativo garantire a tutte le imprese umbre pari accesso agli strumenti della Zes.
Si auspica pertanto un intervento governativo che modifichi la perimetrazione, nel rispetto delle normative europee, ma anche tenendo conto delle reali esigenze dei comuni e del tessuto economico regionale.
L’Umbria necessita di un governo nazionale attento alle istanze dei territori, capace di correggere gli errori del passato e di costruire un futuro di crescita sostenibile e inclusivo per tutti.
La revisione della Zes non è una semplice questione politica, ma una priorità strategica per il futuro dell’Umbria.








