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venerdì 21 Novembre 2025

Zes Umbria-Marche: rischio disparità, serve un’azione concertata

L’implementazione della Zona Economica Speciale (Zes) che abbraccia Umbria e Marche rappresenta un’opportunità strategica per lo sviluppo regionale, ma la definizione attuale dei confini territoriali rischia di generare disparità e compromettere la coesione interna alla regione umbra.

La sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, sottolinea la necessità imprescindibile di un’azione concertata tra enti locali, associazioni di categoria, Regione e Governo per garantire un’estensione dei benefici Zes a tutte le aree umbre attualmente escluse, in particolare quelle dell’Orvietano.
L’attuale perimetro, seppur mirato a incentivare investimenti, favorire l’imprenditorialità, sostenere l’occupazione e snellire le procedure burocratiche, rischia di creare un effetto frammentazione, penalizzando aree che condividono sfide strutturali in termini di competitività, capacità di attrarre capitali e dinamiche produttive.

Un approccio frammentato minaccia di minare l’efficacia complessiva della Zes, che dovrebbe operare come un catalizzatore di crescita inclusiva.
Durante l’assemblea provinciale di Ance, a Orvieto, è stato avviato un dialogo costruttivo con l’assessore regionale De Rebotti, esplorando possibili revisioni dei criteri di accesso al credito d’imposta, con l’obiettivo di estendere i benefici a un bacino territoriale più ampio.

L’incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Sbarra, promosso da Confindustria Umbria, fornirà ulteriori opportunità di approfondimento.

Successive consultazioni con le associazioni di categoria locali, nell’ambito del tavolo per il Patto per lo sviluppo sostenibile, sono cruciali per definire una strategia condivisa.
L’ampliamento della Zes, in particolare per il rilancio dell’area industriale di Fontanelle di Bardano, si configura come un elemento chiave per accelerare lo sviluppo sostenibile del territorio.
Un approccio integrato e inclusivo, che tenga conto delle specificità di ogni area umbra, è essenziale per massimizzare l’impatto positivo della Zes e garantire che tutti i territori contribuiscano in modo equo e reciprocamente vantaggioso alla crescita regionale.

Il confronto con la Regione e il Governo dovrà quindi essere proattivo e orientato alla ricerca di soluzioni che favoriscano la convergenza territoriale e la creazione di un ecosistema economico dinamico e resiliente.

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