lunedì 15 Settembre 2025
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Perugia

Addio Cottix: Città della Pieve piange un talento delle corse.

La comunità di Città della Pieve è addolorata per la perdita di Gabriele Cottini, noto affettuosamente come Cottix, figura carismatica e talento emergente nel mondo delle corse motociclistiche.

La sua scomparsa, avvenuta in seguito a un grave incidente sul circuito di Cremona, ha lasciato un vuoto in una città che lo ammirava per la sua passione, il suo sorriso contagioso e la sua dedizione allo sport.
Gabriele, padre di due figli, era molto più di un pilota amatoriale.

Era un tornitore meccanico e manutentore, un mestiere che esercitava con competenza e precisione dopo aver conseguito il diploma all’Ipsia Marconi di Perugia, dimostrando una solida base tecnica che si rifletteva anche nel suo approccio alla meccanica della moto.
La sua vita era un equilibrio tra l’artigianato, radicato nella tradizione, e la velocità, incarnata dalla passione per le corse.
Il suo profilo Facebook, testimonianza di una vita vissuta intensamente, lo ritrae spesso sorridente, indosso di tute da corsa, accanto a motociclette dalle prestazioni elevate.
Immagini che catturano un’anima vibrante, un uomo che ha saputo coniugare la concretezza del lavoro manuale con l’eccitazione della competizione.

Un contrasto che lo rendeva unico e amato dalla comunità locale.

Il sindaco Fausto Risini ha espresso il profondo cordoglio dell’intera città, sottolineando come Gabriele fosse una delle eccellenze pievesi.

Un riconoscimento che si era concretizzato solo poche settimane prima, con la sua straordinaria vittoria all’autodromo di Misano, un trionfo che aveva consacrato il suo talento nel Campionato Italiano Dunlop 600 Supersport.

Una gara che lo aveva visto rimontare dalla tredicesima posizione, esprimendo una grinta e un’abilità di guida fuori dal comune, siglando anche il giro più veloce.

La sua vittoria a Misano non era solo un successo personale, ma un motivo di orgoglio per Città della Pieve, una vetrina per il talento locale e un esempio di come la passione e il duro lavoro possano portare a risultati straordinari.
I messaggi di cordoglio che inondano la sua pagina Facebook testimoniano l’affetto e il rispetto che Gabriele si era conquistato tra i suoi compagni di squadra e amici.
Un’amara consapevolezza emerge dai loro scritti: lo sport, pur regalando emozioni intense, è anche costellato di pericoli imprevedibili.
Un compagno di squadra ha scritto: “Purtroppo, oltre al bello che questo sport ci regala, ci sono eventi che non possiamo controllare e che ci riportano per forza con i piedi per terra”.
Un altro messaggio rievoca un ricordo d’infanzia, un’immagine tenera e commovente di un bambino in triciclo al distributore, simbolo di una passione che ha accompagnato Gabriele fin dalla più tenera età.

Un’immagine che, ora, contrasta con la tragicità della sua scomparsa, lasciando un senso di profonda tristezza e un vuoto incolmabile nel cuore di chi lo ha conosciuto.
La sua memoria, tuttavia, continuerà a vivere nel ricordo della sua città, un esempio di passione, talento e dedizione.

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