lunedì 28 Luglio 2025
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Sapiens: L’Epopea Italiana Verso Öskemen

L’Epoppea Sapiens: Un Viaggio Tra Culture e Sfide verso ÖskemenUn’impresa titanica, un ponte tra due mondi: è l’essenza del Rally della Mongolia 2025, una sfida che vedrà il team italiano “Sapiens” affrontare una tratta di oltre 16.

000 chilometri, da Città di Castello a Öskemen, capoluogo della regione orientale del Kazakistan.
Claudio Campriani, 44 anni, fratello del velista Alessio Campriani, insieme a Nicola Tasselli (38) e Michele Ricci (60), intraprende questa straordinaria avventura non come una semplice gara, ma come un viaggio di scoperta, resilienza e solidarietà.
L’evoluzione del Rally della Mongolia, nato nel 2004 da un’idea inglese, ha visto un progressivo spostamento della partenza, inizialmente da Londra, poi vicino a Praga, e infine con l’arrivo fissato a Öskemen.
Questa scelta geografica strategica apre a un panorama di culture e paesaggi mozzafiato, un vero e proprio crogiolo di tradizioni e spiritualità.

Le regole del Rally sono intrinsecamente legate al concetto di autosufficienza e avventura autentica.

L’iscrizione modesta, l’assenza di assistenza tecnica e medica, le limitazioni imposte all’età e alla cilindrata dei veicoli (meno di 1300cc e almeno dieci anni di età) sono tutti elementi che esaltano l’ingegno e la capacità di problem solving dei partecipanti.
La libertà di scelta del percorso, infine, trasforma ogni equipaggio in un esploratore, un cartografo del proprio destino.
Il Team Sapiens si presenta alla partenza con una Renault Kangoo appositamente preparata, una scelta che, pur contrastante con la grandiosità dell’impresa, sottolinea l’importanza dell’adattamento e dell’ingegnosità.
Il percorso è un’intricata rete di collegamenti terrestri e marittimi.
La Turchia, la Georgia, l’Azerbaijan (attraversato con un volo aereo per superare l’impossibilità di accesso via terra), il Mar Caspio, il Kazakistan, il Turkmenistan, l’Uzbekistan, il Tagikistan, il Kirghizistan, ancora il Kazakistan: un susseguirsi di nazioni, ognuna con la sua identità e le sue sfide.
Un momento chiave è l’attraversamento del Turkmenistan, con la possibilità di ammirare il suggestivo Cratere di Darvaza, la “Porta dell’Inferno”, un monumento naturale inquietante e affascinante.

Il cuore del viaggio è la Strada del Pamir, un’arteria cruciale che si snoda attraverso il Tagikistan, una delle strade internazionali più elevate del mondo (4655 metri).
Affrontare questo percorso significa superare i propri limiti, respirare l’aria rarefatta della montagna, ammirare panorami che tolgono il fiato.
Il team è composto da profili complementari, ognuno con una storia e un bagaglio di esperienze uniche.
Claudio Campriani, con il suo background di laureato e appassionato di survivalismo, incarna la preparazione e la determinazione.

Nicola Tasselli, mandriano e guida escursionistica, porta con sé la saggezza della natura e la forza fisica di chi vive a stretto contatto con essa.

Michele Ricci, skipper con una traversata atlantica alle spalle, aggiunge un tocco di esperienza marittima e spirito di avventura.

Oltre alla sfida personale, il viaggio è animato da un nobile scopo: la beneficenza.
Un atto di generosità che si traduce in un impegno concreto verso le comunità locali.
La consapevolezza della fragilità umana, la fiducia nel lavoro di squadra, l’importanza di un approccio sostenibile sono i principi guida di questa epopea.
La partenza da Città di Castello, benedetta dal consigliere comunale Fabio Bellucci, è un messaggio di speranza, un invito a superare le divisioni e a celebrare i valori dello sport e dell’amicizia tra i popoli.

In un mondo spesso segnato da conflitti e incertezze, il Team Sapiens incarna l’ideale di un’umanità connessa, capace di affrontare le sfide con coraggio e generosità.

Il viaggio verso Öskemen è più di una semplice competizione: è un’esperienza trasformativa, un inno alla resilienza umana e alla bellezza del nostro pianeta.

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