Il governo britannico, guidato dal premier laburista Keir Starmer, ha annunciato un piano di riforma radicale che prevede significativi tagli ai sussidi e agli organici del Civil Service nel Regno Unito. Starmer ha definito il sistema attuale “insostenibile e indifendibile”, sottolineando la necessità di ridurre la spesa nel settore del welfare in un contesto di difficoltà economica nazionale e tensioni internazionali sempre più pressanti.La cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, incaricata delle Finanze nel governo Starmer, si appresta a presentare una manovra di primavera incentrata sul contenimento della spesa pubblica al fine di ridurre i costi dei programmi di protezione sociale che risultano troppo onerosi per il bilancio statale.Nella lettera inviata ai dipendenti pubblici, il primo ministro ha promesso una vasta riorganizzazione interna che prevede l’implementazione di retribuzioni legate alle prestazioni e il licenziamento del personale che non rispetta gli standard richiesti. Queste misure hanno suscitato paragoni con le politiche adottate dall’amministrazione Trump negli Stati Uniti, in particolare con i tagli al personale promossi da Elon Musk a capo del Dipartimento per l’efficienza governativa (Doge).Nonostante le intenzioni moderate di Starmer, i piani di ristrutturazione hanno già generato critiche all’interno della maggioranza parlamentare. La deputata laburista Rachael Maskell ha espresso preoccupazione per possibili “tagli draconiani” che potrebbero aggravare la situazione delle persone disabili portandole verso la povertà.I sindacati rappresentanti dei dipendenti del Civil Service hanno accusato il governo di riproporre idee fallimentari e trattare l’amministrazione pubblica come un obiettivo politico da colpire. Si preparano a combattere contro i tagli annunciati e a difendere i diritti dei lavoratori nella pubblica amministrazione britannica.
Piano di riforma radicale del governo britannico: polemiche e resistenza crescente.
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