Piemonte sotto ondata di calore: emergenza rossa e rischio incendi

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Ondata di calore estrema avvolge il Piemonte, con un’emergenza climatica che impone un’attenta gestione del rischio e un impatto tangibile sulla salute pubblica e sull’ambiente.

L’allerta rossa, scattata oggi, interessa sei province su otto, caratterizzate da temperature massime che si avvicinano pericolosamente ai quaranta gradi e minime notturne che stentano a scendere sotto i ventiquattro-venticinque gradi, creando una condizione di stress termico prolungato.
Solo Biella e Verbania, con un bollino arancione, escludono parzialmente il coinvolgimento.
La persistenza di queste condizioni, amplificate dall’urbanizzazione e dalla scarsa ventilazione nelle aree urbane, spinge alla riduzione dell’attività all’aperto, con un impatto significativo sul turismo e sulle attività commerciali.
La ricerca di sollievo, attraverso l’utilizzo di piscine e luoghi climatizzati, riflette un tentativo collettivo di mitigare gli effetti negativi del caldo intenso.
Lo zero termico, posizionato tra 4.700 e 4.800 metri, suggerisce un’atmosfera stratificata che favorisce l’accumulo di calore.

L’assenza di precipitazioni, a parte occasionali rovesci sulle Alpi a metà giornata, aggrava ulteriormente la situazione, aumentando il rischio di incendi e stress idrico per la vegetazione.
Le previsioni dell’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) indicano una prosecuzione dell’emergenza nei giorni successivi.

L’allerta rossa rimarrà in vigore a Torino e in altre province, con un graduale passaggio al bollino arancione ad Asti e Biella, e un’estensione a Cuneo e Vercelli martedì, segnalando un rischio sanitario potenziato, soprattutto a Torino, dove si prevede un medio eccesso di eventi legati al caldo.

Verbania, con un bollino giallo, si posiziona in una situazione di minore criticità, ma richiede comunque attenzione.
Parallelamente all’emergenza termica, si segnala un aumento della concentrazione di ozono, un inquinante secondario che si forma in condizioni di elevata temperatura e irraggiamento solare.

Oggi, la situazione è sotto controllo sulle Alpi settentrionali e occidentali, ma si raccomanda cautela per l’attività fisica all’aperto nel resto della regione (livello 1, giallo).

Lunedì, questa raccomandazione si estenderà a tutta la regione, mentre martedì si prevede un peggioramento nell’area centro-settentrionale, con passaggio al livello 2 (arancione) e necessità di evitare attività motoria all’aperto.

Un miglioramento è atteso per le Alpi settentrionali, che torneranno a livelli di sicurezza.

Il rischio incendi, valutato medio dall’Arpa, è elevato in tutta la regione, con particolare criticità nell’area ovest e sudest, dove domani la situazione si aggraverà, raggiungendo livelli molto elevati.

Questa valutazione sottolinea la necessità di massima vigilanza e di misure preventive per evitare nuovi focolai, in un contesto già reso vulnerabile dall’ondata di calore.

La gestione integrata del rischio, che coinvolga le autorità competenti, le comunità locali e i sistemi di monitoraggio, si rivela cruciale per affrontare questa complessa emergenza climatica e proteggere la salute e il benessere della popolazione.

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