La sfida più ambiziosa della carriera di Tadej Pogacar sta per essere lanciata, con la partecipazione dello sloveno alla 122/a edizione della Parigi-Roubaix. Questa regina delle classiche sembra non avere intenzione di far sognare il giovane ciclista iridato del Giro d’Italia, che cerca di scrivere la sua nome nella storia di questo monumento per la prima volta.Nonostante i suoi otto successi nelle Classiche, Pogacar è consapevole delle difficoltà che attendono lui e gli altri concorrenti in un percorso ricco d’obiettivi dove l’astuzia ed abilità sono alla pari con la potenza fisica. Lo sloveno non è un nome nuovo nella corsa, tuttavia per vincere deve mostrare una maggiore attenzione alle strategie di gara.Pogacar potrebbe non essere il favorito per ragioni pratiche e tecniche che lo fanno considerare meno idoneo rispetto ai colleghi più esperti ed affiatati nel terreno accidentato. Tuttavia, la sua fama di corridore dotato ha fatto baluginare un’ipotesi a molti tra i tifosi del ciclismo e commentatori sportivi.I ricchi anni passati hanno lasciato una memoria negativa alle corse per lui e anche se Pogacar è in grado di eseguire un ottimo lavoro tecnico, la sua abilità nel trovare il miglior tragitto è stata criticata.
Pogacar contro Parigi-Roubaix: sfida senza precedenti?
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