16 maggio 2024 – 19:34
Il tricolore italiano sventola fiero, unico e irrinunciabile, accanto alla bandiera regionale quando possibile. Questa è la visione del senatore leghista Claudio Borghi, che su X ha proposto una legge che ha scatenato polemiche e critiche da parte di diversi partiti politici. La sua proposta di eliminare l’obbligo di esporre la bandiera dell’Unione Europea non nasce da intenti antieuropeisti o retrogradi, come accusano Pd, M5S, Avs e Forza Italia. Borghi difende la sua iniziativa sottolineando che non vuole vietare l’uso della bandiera UE ma semplicemente rendere facoltativa la sua esposizione, considerando che persino il trattato di Lisbona ha respinto l’ufficializzazione di tale simbolo.Le reazioni non si sono fatte attendere: il sindaco uscente di Firenze Dario Nardella ha criticato aspramente Borghi per voler eliminare la bandiera europea dagli edifici pubblici, suggerendo ironicamente di rinunciare ai finanziamenti europei e vedere come reagirebbero gli italiani. Chiara Braga del Pd ha commentato sarcasticamente che Salvini stesso sembrava non riconoscersi nel tricolore italiano, auspicando una futura proposta per le bandiere delle contrade e dei quartieri.Stefano Patuanelli del M5S ha attaccato la Lega sostenendo che le loro priorità legislative sono fuori luogo, concentrandosi sulla questione delle bandiere anzicheeacute; sui veri problemi economici e sociali del paese. Anche Riccardo Magi di Europa ha espresso disapprovazione verso questa “priorità” della Lega.In un clima politico acceso e polarizzato, la discussione sulla presenza della bandiera europea negli edifici pubblici si pone come uno dei tanti nodi cruciali da affrontare in un contesto europeo complesso e in continua evoluzione.
