L’architettura europea, eretta nel cuore di un continente storicamente segnato da conflitti fratricidi, rappresenta un’audace scommessa sulla cooperazione e sulla pacificazione. Più che un semplice accordo politico, l’Unione Europea incarna un progetto di ingegneria sociale, un tentativo ambizioso di trascendere la logica delle rivalità nazionali e di costruire un futuro condiviso.Il traguardo dei settant’anni di pace, un intervallo temporale di straordinaria lunghezza in una regione per secoli dilaniata da guerre e tensioni, non è un dato casuale, ma il risultato di un processo complesso e spesso travagliato. Questo silenzio delle armi, questa assenza di conflitti armati su larga scala tra gli Stati membri, costituisce un’eredità preziosa e un esempio di resilienza che può ispirare altre comunità internazionali. Non si tratta di una pace passiva, una semplice cessazione delle ostilità, ma di una pace attiva, alimentata dalla costruzione di istituzioni comuni, dalla promozione della prosperità economica e dalla condivisione di valori democratici.Il dialogo tra il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, e il Presidente della Repubblica di Croazia, Zoran Milanović, sottolinea l’importanza della continuità e del rafforzamento di questo modello. La Croazia, nazione relativamente recente all’interno dell’Unione, porta con sé una prospettiva unica, testimoniando l’attrattiva e l’efficacia del progetto europeo anche per paesi che hanno sperimentato in prima persona le difficoltà della transizione dalla guerra alla pace e dall’autoritarismo alla democrazia. Tuttavia, l’eredità europea non è priva di sfide. L’aumento dei nazionalismi, le crisi economiche, le migrazioni, le disuguaglianze sociali e le minacce alla sicurezza, interne ed esterne, mettono a dura prova la coesione dell’Unione e la sua capacità di rispondere alle aspettative dei cittadini. La complessa relazione tra sovranità nazionale e integrazione europea, il dibattito sull’equa distribuzione delle risorse e la necessità di una politica estera più efficace sono solo alcuni dei nodi cruciali che l’Europa deve affrontare per garantire la sua sopravvivenza e la sua rilevanza nel contesto globale.L’esempio europeo, con la sua storia di compromessi, di resilienza e di ricerca del bene comune, può offrire spunti di riflessione e di ispirazione per altre regioni del mondo, dimostrando che la cooperazione, il dialogo e la condivisione di valori possono essere la via per un futuro più pacifico e prospero per tutti. Il suo futuro dipenderà dalla capacità di rinnovarsi, di adattarsi ai cambiamenti e di rimanere fedele ai suoi principi fondanti: la pace, la democrazia e la solidarietà.